Neanche il tempo, si perdoni l’esordio d’avverbio, di salutare l’anno nuovo che l’imminenza del voto provinciale del 10 gennaio determini di accantonare dolci e prelibatezze e libagioni per rituffarsi nell’agone politico. Sul conto di NCD si vocifera da un pezzo, se sia tentato dalle sirene clementine e se non abbia effettivamente già abbozzato una linea politica prodromica al brande balzo. Vincenzo Sguera liquida come infondato l’editoriale di Teresa Ferragamo che invece traccia un quadro preciso delle strategie postaccordo che, al netto di eventuali testacoda, si potrebbe delineare.
C’è sempre da tenere presente quelle giornate a Limatola nelle quali, con De Luca e Clemente presenti, si gettarono le basi per discorsi che andassero al di la di mere determinazioni di intenti. E poi c’è il terremoto in atto in Consiglio comunale col valzer dei posizionamenti che impazza e che è solo agli inizi. Ufficialmente, però, la linea del Nuovo Centrodestra è quella di “rafforzare e proseguire l’alleanza con il Partito Democratico”.
Luigi Barone, componente della Direzione Nazionale di Ncd-Area Popolare, è però 
anche sibillino: “nelle prossime ore dovremo contrarre il ‘matrimonio’ per le provinciali; se son rose fioriranno… ” per poi subito puntualizzare che “altre strade non credo siano percorribili”. “Nelle prossime settimane”, aggiunge Barone, “si concretizzerà il nuovo soggetto nazionale guidato da Angelino Alfano ed è evidente che così come a livello locale anche sul piano nazionale si guarda con attenzione al Pd ma è dirimente la legge elettorale”. Insomma la legge elettorale è lo snodo per molte riflessioni politiche e in qualche caso per prendere decisioni anche inopinate. Barone dice che la linea dell’alleanza con il Pd è condivisa da tutti i candidati alle provinciali e dai dirigenti e che un incontro con Carmine Valentino è previsto nelle prossime ore per definire un’alleanza politico-programmatica “che deve vederci protagonisti e giammai subalterni”. E in quest’ultimo passaggio si sostanziano tutti i dubbi e le incertezze che avvolgono il futuro di Barone, di Vincenzo Sguera e di Gianvito Bello.
