Ritenuto responsabile del dissesto, Pepe non ci sta e tramite una nota diffusa agli organi di informazione rispedisce al mittente le accuse. “A quali anni ci riferiamo?” pone l’interrogastivo. “ Parliamo di alcuni decenni orsono e parliamo del debito storico del Comune. Una situazione debitoria che ho ereditato, denunciato e che contestualmente ho ristrutturato ed in parte pagato”.
Per Pepe, inoltre, tale debito è dovuto al Peep o ex 167, cioè alla realizzazione dei quartieri popolari di edilizia agevolata, alla vicenda del Museo di Arte contemporanea e la galleria “Malies”, l’ex mercato commestibili. Tutte vicende non ascrivibili al suo mandato.
“Se gli esempi di cattiva gestione dell’ amministrazione che ho guidato sono questi è evidente che il sindaco Mastella è molto confuso – incalza -” . “Per quanto riguarda la questione dei debiti attendo di partecipare al dibattito che si terrà nel prossimo consiglio comunale, del tutto tardivo rispetto al rilievo della questione per la città. Discuteremo della relazione dei revisori contabili e della loro creatività nel sommare “mele e pere”. E chiude: “Ciò che più di ogni altra cosa aspetto con curiosità è la visione di sviluppo e prospettive che Mastella e la sua amministrazione intende disegnare per Benevento”.