Sono giorni di festa ma la politica non va in vacanza. Le operazioni di avvicendamento che lo stratega Mastella sta portando avanti sono assai degne di nota e dimostrano come, al momento, soltanto lui abbia idee chiare e progetti forti. Politici, per quelli amministrativi ci sarà tempo, forse. Val bene ribadirlo; nessuno dei contendenti è alla sua altezza nel tessere trame e ragnatele, anche nella brutalità dell’azione Clemente non si batte. Il resto della compagnia naviga a vista, quando ci riesce, e assiste quasi impassibile al depotenziamento proprio come se ciò appartenesse al mondo dell’ineluttabile. Il PD glissa senza troppo pathos su Scarinzi e Aversano, il Movimento appare frastornato dopo i rovesci romani. Lui aspetta come evolve la faccenda sulla legge elettorale e si fa strada a braccia conserte, alla Piola, procedendo a sbarazzarsi a destra di Forza Italia. L’incontro con Puzio, che pare sganciarsi dagli azzurri e avvicinarsi al Primo Cittadino, è emblematico di quanto si prospetta per l’anno prossimo. In soldoni, Mastella ha in mano il pallino del gioco e per ora sta procedendo ad eliminare il vespaio interno che non smette di premere per ottenere prebende, una maggioranza che è solo in apparenza taciturna ma che invece è molto attiva sotto quel versante. E i Mastella, perchè Donna Sandra non è affatto estranea alle dinamiche politiche contingenti, non sono disposti a sopportare in eterno le rivendicazioni di gruppuscoli o addirittura di singoli che senza Ceppaloni conterebbero quanto il due di briscola. Costruire, con sagacia, una nuova ed estesa maggioranza per dare l’assalto, poi, anche alla squadra di governo. Qui le voci di dentro, non confermate si intende, danno in rampa di lancio Mosè Principe che è magna pars nello scacchiere mastellista. Mosè smentirà e fa bene. Ma questo è un periodo in cui le fughe di notizie si rivelano molto vicine al vero. Lo sarà anche in questo caso? Ah…saperlo…
