E’ per questo che alla corte di Mastella si freme e non poco ed è anche per questo che lo stesso sindaco è innervosito da tanta petizione. Rumors di Palazzo narrano di un Mastella spazientito. Se da un lato si compiace dello smarcamento di Gigi Scarinzi e dell’autonomia di Marcellino Aversano, di Vincenzo Sguera ha chiaro le intenzioni, dall’altro è furioso per via delle stilettate che si alternano nell’orto di casa, solo in apparenza piegato alle sue istanze. Ottiene il passo indietro di Antonio Capuano che rinuncia alla candidatura alle provinciali ma deve concedere a De Minico la nomina nel cda dell’Ato, essenziale per avere il pass del presidente del consiglio comunale a vantaggio di Gino De Nigris alle provinciali. L’UDC candida due sindaci, quello di Arpaia D’Ambrosio e quello di Dugenta Di Cerbo. Un clima frenetico, quindi, e Mastella che nonostante il sonante successo personale di giugno deve mediare e a volte anche recedere da alcune posizioni per tacitare i mugugni interni. Ma ha in serbo parecchie sorprese a gennaio e molte si paleseranno dopo le provinciali e ancora di più dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legge elettorale.