La congerie politica, in queste ore, è tutta concentrata sulla questione dell’Ente Idrico Campano e dell’Ambito Calore Irpino che dovrà dare rappresentanti delle due province, Irpinia e Sannio, all’organismo regionale. Si può dire che sull’acqua si tornano a confrontare Mastella e il Pd perchè, qui da noi, la contrapposizione si riproduce e sullo sfondo ci sono le provinciali, altro appuntamento che si potrebbe definire riservato alla casta, il popolo sovrano è esentato. Almeno adesso, poi si vedrà. Insomma, sulla questione idrica si rinsalda il fronte mastellian-forzista-centrista che non sembrava godere di ottima salute e che invece nutre velleità importanti e cioè prendere 14 o addirittura 15 posizioni, un risultato che ha indotto Mastella a respingere la proposta piddina di un listone unico, fiducioso in un responso favorevole delle urne martedi mattina. Certo, un’affermazione della coalizione di cui sopra sarebbe un prologo importante per dare l’assalto alla Rocca e d’altra parte confermerebbe il trand discendente del Partito Democratico. A proposito: con De Nigris ci potrebbe essere anche Capuano in quota Forza Italia.
Il Pd decariano nel frattempo perde Scarinzi ed è sul punto di perdere anche Marcellino Aversano che proprio oggi ha dovuto fronteggiare un inopinato assalto interno dettato da una nota di Alleanza Riformista che Aversano ha dovuto smentire. Inopinato per modo di dire. Quel comunicato ha lo scopo di ostacolare l’exit strategy dell’ex presidente di Gesesa, un colpo tra capo e collo tutto teso ad irritare Mastella.