E Scarinzi va. Mister 1000 preferenze torna alla corte di Mastella dalla quale era venuto via dopo lo scisma lealpepista del 2009. Una decisione che il diretto interessato si guarda bene dal confermare pubblicamente ma i rumors di Palazzo vanno in questa direzione e d’altra parte lo stesso Scarinzi ammette che i rapporti col suo attuale partito, il PD, sono ormai ai minimi termini.
Mastella incassa e porta a casa, anche se la sua maggioranza è più che robusta. Senza dubbio il sindaco sta sfruttando assai bene il momento favorevole. Se dal punto di vista amministrativo la sua azione langue e il risultato più pregnante è la decisione di ricorrere al dissesto, che detto tra noi è una non azione, sotto il profilo politico e delle pubbliche relazioni la stella mastellista è ai massimi termini come non mai in questi ultimi anni. E per lui è questo il dato più importante. Lo è a tal punto che subito dopo l’esito referendario il sindaco ha subito lanciato la sua opa sulla formazione di un movimento politico di stampo centrista, rivolto a destra, e meridionale.
Non una novità assoluta, certo, ma è la tempestività, con la quale ha subito afferrato l’opportunità, che fa di questo personaggio un animale politico, “antropon zoon politicòn” avrebbero detto i padri greci. E nessuno gli regge il confronto. Le luminarie di Natale, poi, confermano che la sua strategia, partita con la pasta e fagioli e la musica in piazza, funziona a meraviglia. Si diceva di Scarinzi. Non dovrebbe essere l’unico ad accasarsi alla corte di Ceppaloni. Ci sarebbero altri tre consiglieri di opposizione moderatamente pronti a strizzare l’occhietto all’ex ministro in vista delle provinciali di gennaio, a sostenere la probabile candidatura di Gino De Nigris. Sui loro nomi non trapela nulla ma radio palazzo sussurra che del lotto potrebbe far parte addirittura Fausto Pepe, incredibile dictu, per un clamoroso riavvicinamento a Mastella dopo le burrasche di questi giorni.
Un altro sarebbe Marcellino Aversano che liquida come altamente improbabile, rebus sic stantibus, un suo sostegno ad una eventuale lista a supporto di Claudio Ricci non escludendo una clamorosa apertura alla maggioranza. Aversano non esclude una sua candidatura se dovessero essercene i presupposti.