BENEVENTO – «Quello che arriva dalla provincia di Benevento è un voto chiarissimo e che non si presta ad interpretazioni. Con quasi il 70% dei No dal Sannio emerge una sonora bocciatura alla riforma costituzionale del Governo, ma anche all’arroganza di certa classe dirigente che, anche alle nostre latitudini, fa politica ed occupa ruoli istituzionali senza avere più nel proprio orizzonte quelle che sono le esigenze delle comunità, i bisogni dei cittadini». E’ questo il commento di Raffaele Lanni, segretario provinciale dell’Udc di Benevento, e di Vincenzo Principe, responsabile del movimento giovanile dello scudocrociato, in riferimento al voto emerso dalle urne del Referendum del 4 dicembre.
«E’ chiaro – continua Lanni – come i cittadini non abbiano voluto accordare nuovamente fiducia al governo non tanto per le questioni di ordine costituzionale, quanto perché continuano a vivere una dimensione di precarietà economica e sociale, al di là delle illusioni che il premier ha inteso raccontare in questi mesi. La gente ha compreso che anche se avesse vinto il Sì quel cambiamento epocale promesso non ci sarebbe stato».
«Va infine – così conclude il segretario provinciale dell’Udc del Sannio – segnalato il dato di Benevento città. Qui per il No c’è stato un vero plebiscito. Un risultato che può essere comunque ascritto alla coalizione che governa la città e che sta portando avanti con sobrietà e determinazione il programma grazie al quale è stata premiata dagli elettori».