E Mastella si intesta la sua quota di vittoria referendaria. Il sindaco di Benevento ne rivendica una parte consistente del 70% e più che la città ha prodotto in ragione del No. E va oltre nella conferenza stampa indetta a Palazzo Mosti annunciando, ovemai non lo si fosse compreso, che il suo impegno politico è destinato ad andare oltre la dimensione beneventana. Non ce ne erano dubbi. Mastella vuole fortissimamente tornare a contare e ci sono margini che lo possa fare. Un centrodestra quello che immagina è a trazione meridionale e quindi niente a che fare con Salvini. “Ci sono elementi per dedurre”, dice, ” che non esistano schieramenti egemonici e quindi il campo è sparigliato e in questo contesto si può lavorare a soluzioni prima non ipotizzabili”. Ironico e sarcastico col PD. “Sì tratta di una seconda liberazione della città” sferza e poi maramaldeggia sulle tante riunioni democratiche che si sono alternate in provincia. Non poteva il sindaco non rivolgere parole sfottenti verso un partito che ora deve cominciare a fare i conti con sé stesso. “Mediaticamente il PD ha militarizzato l’informazione oltre ogni immaginazione sbiadendo lo stesso ricordo dell’uso mediatico che fu di Berlusconi”. Insomma, Mastella incassa una nuova vittoria o almeno la cavalca. È abile e intende ricavare il più possibile da questo terremoto. A partire dalle elezioni provinciali del 10 gennaio.