Ultimi sprazzi di campagna referendaria prima del fatidico 4 dicembre. Le urne ci diranno se la riforma della Costituzione si farà oppure vincerà chi si oppone al disegno. Tra gli oppositori si colloca la destra, quantomeno quella che si ispira qui da noi a Mezzogiorno Nazionale che fa capo al nume tutelare Viespoli. Alla Rocca dei Rettori l’ex sottosegretario ha presentato Raffaele Fitto, Edmondo Cirielli e Peppe Scopelliti per affrontare ancora una volta il discorso del dissenso verso una riforma che non determina le ragioni che la ispirano e annulla ancora una volta il tema del Mezzogiorno assommando disunità a disunità.
Fitto e la sua posizione da sempre contraria espressa in tre punti fondamentali
L’ex presidente della Puglia si esprime anche sulla necessità di primarie vere nel centrodestra. Liquida l’era berlusconiana come un’epoca fatta di luci ed ombre ma sostanzialmente terminata. “Ciò che sarà il centrodestra”, dice Fitto, “dovrà sortire da primarie in stile francese”.