Vincenzo De Luca al centro dell’attenzione politica. Il presidente della Regione Campania è sotto i riflettori sia per le note vicende che lo riguardano a proposito delle fortissime polemiche con il presidente della Commissione antimafia Rosi Bindi che ha chiesto informazioni urgenti alla Procura della Repubblica di Napoli in merito a eventuali indagini in corso “per verificare”, dice la Bindi “i presupposti per l’avvio di una inchiesta da parte della Commissione. Si parla dell’ipotesi di voto di scambio alle ultime regionali, una questione liquidata sarcasticamente dal governatore come “la crociata del calamaro”. De Luca primeggia anche per quanto attiene l’emendamento che riscrive le regole per i commissariamenti della sanità. L’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera consente di nuovo ai governatori di ricoprire l’incarico in presenza di un percorso di rientro dai conti in rosso ma prevede che ci siano verifiche ogni 6 mesi da parte del tavolo di monitoraggio dei piani di rientro e del comitato Lea. La Campania e per questo il nome “pro De Luca” all’emendamento, è in prima linea col piano di rientro che in regione è stato avviato da Bassolino, con alterne fortune, fino a De Luca. Molto critiche le opposizioni, specialmente quella pentastellata, ma il Pd fa quadrato attorno al suo turbolento esponente e lo stesso Renzi spegne ogni polemica: il referendum si avvicina e urge allineare le truppe per la battaglia del 4 dicembre.
