La diarchia Ingaldi-Pedà rischia davvero di costituire un problema per il Ceppalonese anche perchè l’assessore sta imparando alla svelta a districarsi e a convivere tra le irritazioni del sindaco e la esuberanza della nutrizionista. Che oggi in commissione è tornata a sparare ad alzo zero nei confronti della “gran nimica”, non attenuando i toni della polemica che si pensavano diminuiti dopo le dimissioni ritirate qualche giorno fa.
La Ingaldi, nell’intervista a noi rilasciata ieri, ha fatto capire che l’onere dei controlli in capo al Comune spettano alla Pedà, atteso che dall’Asl il monitoraggio è partito, ma tutto questo fuoco di fila finisce per esacerbare il clima con le famiglie in allarme e le opposizioni sul piede di guerra. Stamane Nicola Sguera è tornato a polemizzare chiedendo la convocazione dell’Asl per comprendere la reale natura delle cose e a chi spetta il controllo. Insomma, nel palleggiamento di responsabilità chi ha la peggio è l’utenza e per certi aspetti sulla graticola ci finisce il dirigente Castracane la cui posizione appare debole e circa il quale non è da escludere un clamoroso allontanamento.