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Benevento| Mastella alla prova del nove

Benevento| Mastella alla prova del nove

13 Novembre 2016 | by Enzo Colarusso
Benevento| Mastella alla prova del nove
Politica
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Il dado è tratto: si va verso il dissesto o dafault, come dir si voglia, se la dicitura esotica addolcisce maggiormente la pillola. La giunta ieri ha optato per questa soluzione avendo ravvisato un ammanco di 101 milioni di euro, insostenibile, a parer suo, per alcun tipo di piano di salvataggio che si possa ipotizzare. Si tratta della prima vera asperità per l’amministrazione Mastella, anche se è impossibile ascrivere agli ultimi arrivati la responsabilità del crack finanziario. Esso arriva da molto lontano e proprio per questo risulterà complicato perseguire i responsabili; per cui la colpa, in definitiva, è del parrocchiano, del sistema perverso che ha occupato tutti gli spazi da quarant’anni a questa parte. E quindi è di nessuno. In questo scenario appare scontato che l’untore per eccellenza risulti Fausto Pepe, l’ultimo a reggere la cosa pubblica beneventana prima di Mastella. Pepe di responsabilità politiche e strategiche ne ha parecchie, specie nell’ultimo quinquennio, durante il quale ha speso la maggior parte delle sue risorse a cercare disperatamente un futuro politico oltre le mura e scontrandosi con un establishment che glielo ha chiuso inesorabilmente, anche a costo di andare al naufragio, come d’altra parte è successo. Dargli l’intera responsabilità del disastro appare eccessivo anche perchè una ventina di milioni ed oltre di debiti sono stati saldati sotto la sua gestione.fausto pepe

E il dottor Faust non ci sta affatto a passare per il killer della finanza pubblica e attacca. “Quella di Mastella”, dice, ” è una scelta politica e non tecnica. Egli conosceva bene la situazione dei conti del Comune tanto che ha approvato i bilanci consuntivi del 2015 e preventivi del 2016. Oggi ha solo tre milioni di euro da riconoscere e da coprire. E’ una scelta politica per denigrare chi c’era prima”.Mastella

Magari non sarà proprio così e forse Mastella ha voluto disfarsi del cerino ardente che gli stava per spegnersi tra le mani e che avrebbe offuscato la sua immagine di “defensor patriae” con la quale si è imposto ad una maggioranza di cittadini che dello stesso Pepe e dell’intero Pd ne avevano le scatole piene. Quello che emerge da questo quadro, sempre al netto di colpi di scena, è che ora questa Amministrazione dovrà fare; per prove d’appello, balbettii, presunte inesperienze di qualche elemento non c’è più spazio. Il colpo di spugna col quale si libera di un fardello enorme chiama la giunta e la sua maggioranza ad un impegno molto maggiore e a maggiore coralità. Ora si apre uno scenario nuovo e “si parrà la nobilitate” di una classe dirigente che fino ad ora ha vissuto all’ombra dei disastri altrui e che da oggi dovrà dimostrare di essere all’altezza delle speranze di chi l’ha votata.

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