In una giornata pervasa dallo scandalo fatto emergere dalle indagini della Procura della Repubblica di Benevento sulla Ristorò ha rischiato quasi di passare sotto silenzio la politica incarnata dal discorso tenuto dal sindaco Mastella in Consiglio comunale sul suo programma di mandato per il quinquennio che lo attende al 138 di Via Annunziata. Un discorso sullo stato dell’arte che non manifesta eccessivi elementi di novità rispetto all’analisi sin qui fatta delle criticità in atto.
Mastella fa presente che saranno anni di estrema frugalità tenendo conto del disastro finanziario delle casse comunali e lo stato di profonda prostrazione della finanza comunale ma nulla sarà lasciato intentato. Il sindaco ammette che “il Programma di Mandato, pur non essendo esaustivo delle intenzioni e dei progetti che saranno messi in campo in questi cinque anni, ne traccia una utile direttrice. Mastella è chiaro: l’illustrazione della situazione contabile non vuole rappresentare un alibi all’attuazione del programma. “Confermiamo e ribadiamo gli impegni assunti con i cittadini ben consci che la stragrande parte delle iniziative e dei progetti che saranno attuati non sono contenuti in questo documento. “Benevento ha bisogno di tutto”, sottolinea il sindaco ma per arrivare a teorizzare un piano di salvezza credibile egli prefigura un’azione decisa e tenace rivolta a scovare i cosiddetti “furbetti dei quartierini della città, il cui mancato pagamento delle tasse è così alto, vergognosamente alto, che ha costretto in questi anni e costringe a una caduta verticale del nostro sistema di città, che vorrei invece solidale”. Occorre una torsione decisa nella direzione dell’equità, è fondamentale”, attacca risoluto. E chiama a raccolta tutti, maggioranza ma soprattutto opposizione “non già all’assunzione di un atteggiamento accomodante o consociativo”, dice, “ma alla realizzazione della missione di controllo ed indirizzo, capace di innalzare il livello del confronto arricchendo obiettivi e finalità, magari anche collaborando alla concreta attuazione”. Mettere da parte le polemiche e le contrapposizioni di piccolo cabotaggio per una condivisione di azione tra tutte le forze politiche. Insomma Mastella depone l’ascia di guerra e chiede partecipazione in questa fase delicata della storia cittadina.
Non tarda ad arrivare la replica dell’opposizione del coordinamento. “Abbiamo ritenuto opportuno chiedere la convocazione di un’ulteriore, specifica seduta del Consiglio per intavolare una discussione sull’argomento. Il documento di 75 pagine che le conteneva, ci è stato infatti consegnato solo questa mattina poco prima dell’avvio dei lavori dell’assise. Dobbiamo capire, al di là dei soliti proclami e degli annunci ad effetto, cosa intende fare di concreto l’amministrazione sulla mensa, sull’Amts, sulle questioni finanziarie, sulle problematiche relative ai vari quartieri. Ma anche su tanto altro. Un confronto dai contenuti così delicati non può certo ridursi ad un superficiale botta e risposta senza adeguate verifiche su quanto asserito da Mastella nel documento depositato questa mattina”.