Un’altra marcia per dire no al referendum costituzionale del 4 dicembre. Il Movimento Cinque Stelle sta girando in lungo e in largo Irpinia e Sannio per spiegare le ragioni del dissenso alla riforma. Da San Giorgio del Sannio a Benevento, da Morra de Sanctis a Lioni, da Monteforte Irpino ad Avellino. Ogni sabato, bandiere in spalla e zaino a tracolla: pronti, via, a macinare chilometri. Sabato prossimo l’appuntamento è a Solofra, partenza da Montoro. Altra strada davanti agli attivisti. Sabato 29 ottobre, alla marcia ha partecipato, oltre a Carlo Sibilia – lui è il promotore – anche Riccardo Fraccaro, mentre ad Avellino li attendeva Roberto Fico. Al circolo della Stampa, si è presentato l’ istant book «Meglio di no», scritto da Alfredo Picariello (Bascetta edizioni), raccolta di interviste a Sibilia, Fico, Fraccaro, Carla Ruocco e Nicola Morra sulle ragioni del No. “Se passa il sì, scordiamoci di eleggere i senatori – dice Sibilia – Basterebbe questo. Inoltre, la stima dei risparmi che deriverebbero dalla riduzione dei 315 senatori a 100, è di 50 milioni”.
“I soli parlamentari del Movimento Cinque Stelle risparmiano di più in un solo anno tagliandosi lo stipendio. Allora mi chiedo: se al governo sta tanto a cuore questo risparmio, perché vota No al disegno di legge sul dimezzamento delle indennità dei parlamentari?”.