BENEVENTO- “Un provvedimento illogico, preso sulla base di ragioni infondate e senza considerare la centralità di un presidio che viceversa andrebbe potenziato”. Lo afferma il consigliere comunale del Pd Raffaele Del Vecchio che interviene in maniera perentoria sulla vicenda Isfol. “Il Commissario dell’Isfol Stefano Sacchi e il direttore generale Paola Nicastro” spiega Del Vecchio, “hanno messo in atto un vero e proprio blitz per la chiusura della sede Isfol di Benevento. Il provvedimento è stato motivato dalle spending review e dall’esigenza di concentrare in un’unica sede il personale per migliorare l’efficacia delle attività scientifiche. Si tratta di due motivazioni assolutamente infondate”. Giustificazioni che non reggono secondo Del Vecchio, che le approfondisce e le smonta pezzo per pezzo. “Già nel 2012 il Ministro Fornero cercò di chiudere la sede adducendo la medesima motivazione, ma dovette fare un passo indietro dopo una verifica tecnica sui costi della sede e sul fatto che tutti i costi, quelli del personale e di gestione, sono coperti con il Fondo Sociale Europeo (FSE), cui non si applica la normativa della spending review. La permanenza dell’Isfol è importante soprattutto per le professionalità e le competenze sviluppate nel corso del tempo sulle politiche attive del lavoro e sulle politiche finanziate dai fondi europei, per cui potrebbe contribuire ad un miglioramento della spesa territoriale dei fondi strutturali”.