BENEVENTO- Alla Bibliomediateca provinciale inizia la lunga giornata del Sì. Alludiamo al Referendum del 4 dicembre e alle aspre contrapposizioni che si susseguono all’interno del PD che resta l’unico partito sulla scena. Giulia Abbate, Domenico Masone e Pietro Ciarlo che di “Sannio per il si” è il coordinatore hanno aperto i lavori e proposto ad un uditorio folto e già convinto del si, a Benevento non ci sono margini per eventualità contrarie, Cgil a parte, le ragioni che portano al via libera alle riforme costituzionali che il Governo si è fatto latore di approntare. Il fronte del Si vede il PD locale tutto schierato senza eccezioni, compreso Fausto Pepe, perché legato alla vittoria è buona parte del futuro stesso della sua leadership. Sì pone il problema politico. Oltre le lacerazioni tutte interne al PD c’è l’esigenza di cambiare, si impone l’esigenza di affermare il dogma della semplificazione. Il tema della legge elettorale è molto attinente al tema della semplificazione del quadro politico tripolare inconciliabili. Il premio di maggioranza rappresenta, secondo i sostenitori del si, il superamento dell’impasse politico. Secondo il professor Ciarlo è un tentativo di andare oltre il pantano dell’immobilismo e attacca la controparte accusandola di trasformare la contesa in una ordalia politica.
