BENEVENTO- Amina Ingaldi e Mario Pasquariello al centro di fortissime polemiche. L’una per la questione mensa e l’altro per quella dei ristori proalluvionati, per la giunta Mastella pare già finito il clima sereno postelettorale ed è invece l’ora delle prime amarezze. Partiamo dall’assessore Ingaldi. Mastella decide di blindarla e le affianca la nutrizionista Pedà; per molti aspetti, una mossa di copertura da parte del sindaco. Probabilmente egli è insoddisfatto di come sta evolvendo la situazione che sperava, come gran parte delle problematiche esistenti, di risolvere in poco tempo e con sforzo minimo. Si sta rendendo conto che non è così e a quanto pare ne soffre il suo spirito decisionista e tetragono.
Amina Ingaldi peccherà di inesperienza ma soffre, come buona parte dei suoi colleghi di giunta, della forte personalità del leader e delle sue fughe in avanti cui è difficile tenere il passo. Finisce che si vada in corto circuito e che le cose si complichino quando invece si tenti di arrivare all’esatto contrario. E finisce che nel mirino delle opposizioni ci finiscano gli assessori. Nicola Sguera, che sta imparando in fretta come si conduca la lotta politica tra i banchi della minoranza, sferza assessore e sindaco. “A confondere carciofi e pere è l’assessore Ingaldi, al punto da rendere necessario affiancarle una stimata nutrizionista” il commento sarcastico di Sguera. “Che il Sindaco Mastella difenda i suoi assessori è nella natura delle cose. Che non sappia, da politico navigato qual è, che ci sono gesti più eloquenti delle parole, ad esempio lasciare sola la Ingaldi a pronunziare il suo discorso in un via vai di consiglieri di maggioranza, esponendola, malgrado l’esplicita volontà di non replicare, da parte del Presidente del Consiglio, alla domande stringenti di un’opposizione giustamente insoddisfatta, questo non è credibile” E parla di assessore sotto tutela. Non va meglio per Mario Pasquariello la cui conferenza stampa di ieri, che è parsa un tentativo di rimediare ad un precedente “eccesso di fiducia”, è liquidata in modo assai aspro dal PD che aveva chiesto le dimissioni dell’assessore.
“La conferenza stampa è parsa un monumento alla ignoranza giuridica ed all’inganno politico. Rispettiamo profondamente il suo intenso e proficuo lavoro di amministratore del bene pubblico ma il danno fatto ai cittadini non può essere ridotto ad un piccolo equivoco interpretativo. Per noi la battaglia politica comincia da qui e ci faremo carico di spiegare ai cittadini, con i documenti e non con le chiacchiere , quale occasione abbia perduto la Città di Benevento”. Ingaldi e Pasquariello. Per entrambi Mastella ha subito escluso il rischio di eliminazione. Va da se che a distanza di neppure quattro mesi dalla vittoria elettorale la sua squadra abbia mostrato in più circostanze la corda. Da Giorgione, forse il primo assessore giubilato da Facebook, ai balbettii attuali passando per le roventi polemiche su Città Spettacolo, quel che si evince è che al di là di qualche personalità di spicco il resto ha bisogno di carburare. Peccato che i problemi sono tanti e il tempo è come sempre tiranno.