BENEVENTO- “Amina Ingaldi gode di tutta la mia stima e e rimane al suo posto perchè sta lavorando con responsabilità e serietà in una materia ingarbugliata che tanto caos sta creando nelle scuole italiane”. Stiamo parlando del comunicato stampa col quale il sindaco di Benevento Mastella ribadisce la sua piena fiducia nell’operato del suo assessore al centro, in questi ultimi giorni, di un poderoso fuoco incrociato per via della questione mensa. Ci si chiederà il motivo di un comunicato stampa in tal senso in mancanza di richieste esplicite di dimissioni da parte di chicchessia.
Eppure un tentativo, involontario, di eliminazione della Ingaldi c’è stato, ma non è arrivato dall’opposizione anche se da essa provocato. Nel corso dell’ultima sessione del consiglio comunale è stato proprio Nicola Sguera a “suggerire” una risposta avventata del consigliere Pina Pedà che a riguardo delle sue mansioni relative al controllo dei cibi è cascata nella provocazione del professore ammettendo che per quello specifico aspetto è proprio lei l’assessore. Ecco, quindi, la ratio dell’intervento di Mastella che con tutta la sua esperienza ha blindato Amina Ingaldi e “promosso” la Pedà “che avrà il compito di valutare e controllare rigorosamente la qualità dei cibi distribuiti nelle scuole cittadine”.
Poi con astuzia tutta democristiana ha spostato l’attenzione attaccando il Movimento 5 Stelle, “che confonde i carciofi con le pere”, definendo i compiti all’interno dell’assessorato “ben delineati”. Senza dubbio per la Pedà non si può parlare di “promoveatur ut amoveatur”, tutt’altro, ma il sindaco ha ravvisato l’urgenza di un rafforzamento di quel settore di cui la Pedà è profonda conoscitrice. D’altro canto la stessa Amina Ingaldi incassa senza polemica la presenza della Pedà ed anche la sua “avventatezza”. “Non ho vergogna di ammettere che sono inesperta, ne sono presuntuosa da non volermi avvalere di professionalità esperte come la dottoressa Pedà”, dice l’assessore alla Pubblica Istruzione. “Non penso di essere stata delegittimata come assessore anzi la nomina della Pedà me per è un gesto da parte del Sindaco di lungimiranza politica che va ben oltre i limiti ai quali gli speudopolitici beneventani sono abituati e questo si chiama gioco di squadra politica”.