BENEVENTO- Un consiglio comunale importante con la questione mensa a farla da padrone. Intorno al cambio di rotta da apportare all’intera questione, se sia, cioè opportuno valutare tutta una serie di alternative allo status quo. Va detto che molto del contendere non è nella disponibilità dell’attuale classe dirigente alla quale sarebbe imputabile il non ricorso alla nuova normativa sul codice degli appalti ma su tutto regnano i vari ricorsi al Tar che potrebbero chiaramente sovvertire la situazione. Le prossime due sentenze del 5 ottobre e del 2 novembre potrebbero rimettere tutto in discussione e paradossalmente scaraventare la vicenda nel caos più completo. Con buona pace delle famiglie che di Quadrelle non vogliono proprio sentirne parlare. Insomma un pastrocchio, o se volete una commedia dell’assurdo. L’attuale amministrazione non ha provveduto ad estromettere Quadrelle dalla gara d’appalto, come sostiene Altrabenevento, e l’ex maggioranza che attraverso Del Vecchio prova a rilanciare un vecchio cavallo di battaglia elettorale: il centro di cottura dell’Alberghiero.
Mozione bocciata nonostante l’ accorato intervento dell’ex vicesindaco. E tuttavia, come sostiene Gino De Nigris, l’aspetto più pregnante è quello sociale. Evitare gli irriggidimenti delle parti contrapposte ed invece ricercare il dialogo che, di certo, non appartiene alle cose più agevoli da fare visto l’invenelimento del clima che si è sedimentato in questi anni. Consiglio lungo e tortuoso nel quale aleggia anche la mozione proposta dal Movimento 5Stelle legata al nuovo approccio alla nuova normativa in base al nuovo codice degli appalti. Bocciare la gara d’appalto e andare a nuova indizuone: mozione respinta.
