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Sanità, Caldoro: «Spesi 90 milioni, nessuno così male in Italia»

Sanità, Caldoro: «Spesi 90 milioni, nessuno così male in Italia»

7 Settembre 2016 | by redazione Labtv
Sanità, Caldoro: «Spesi 90 milioni, nessuno così male in Italia»
Politica
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NAPOLI – “Torno sul tema sanità, i giornali e gli organi di informazione parlano del caos, delle prestazioni che non si pagano e delle barelle. Qualcuno, in maniera superficiale, diceva ‘abbiamo risolto’ ed invece la situazione è più allarmante. Sulle barelle mai cosi male, la situazione è al limite”. Cosi, su facebook, Stefano Caldoro capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania.
“C’è dell’altro ed è grave. E’evidente che il caos barelle e le prestazioni non erogate colpiscono di più, i disservizi sono reali, ma – aggiunge nel video – c’è un’altra beffa”.
“Parlo – dice Caldoro – dei finanziamenti. Di quello che lo Stato dà alle Regioni in un accordo che è, in parte, anche politico. Sono le risorse che si distribuiscono fra le regioni e che incidono sulle prestazioni e sui servizi, sulla salute”.
“Negli ultimi anni perdiamo risorse. Quando ho avuto la responsabilità di amministrare la Regione – sottolinea Caldoro, mostrando in video le tabelle del riparto del Fondo sanitario nazionale -abbiamo recuperato fondi in trattative politiche, difficili e complicate. Negli ultimi due anni, ed è un record assoluto – nessuno ha perso risorse come la Campania. Da quando c’è questa amministrazione incompetente ed incapace che va alle trattative, la Campania perde. Abbiamo perso 49 milioni un anno e 42 milioni un altro, quasi 100 milioni in due anni. Noi ne avevamo recuperati più di 100”.
“Non sono calcoli ragionieristici, queste risorse sono prestazioni da erogare, macchinari da acquistare. Sono risorse – rilancia – che potrebbero servire per incidere sui tetti di spesa o per creare nuovi reparti. Con chi prendersela? con la incapacità della nuova amministrazione”.
“Siamo nel caos, è la cattiva politica. Nessuno – conclude – fa peggio della Campania, non siamo solo ultimi. Siamo ultimi definitivamente”.

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