Che i consiglieri dei gruppi “Davvero Democratici” e “Democratici per il cambiamento”, il consigliere Miro dei “Democratici per Avellino ” e la consigliera Di Iorio del gruppo Pd avevano sottoscritto un ordine del giorno, consegnato al Presidente del consiglio comunale nei giorni scorsi, si sapeva. Ma tale è rimasto perchè di fatto non si è tramutata in una sfiducia. Tutt’al più in un’ ammonizione.
Un’ assise quella di stasera che ha visto la sospensione dei lavori ripetutamente, sembrava quasi fatta. Tant’è che lo sfidante numero uno di Foti, Dino Preziosi, ha messo sul tavolo una vera e propria mozione di sfiducia a patto che gli otto firmatari democratici della nuova opposizione facessero altrettanto. Ma nulla di fatto. Tutti sembravano decisi a terminare il mandato, a partire dalla giunta, che nella relazione introduttiva del sindaco si è presentata dimissionaria. Ma anche qui non c’è stato verso. L’unico dato oggettivo è quello che il caos incombe a Palazzo di città, ma allo stesso tempo prove di dialogo sembrano trapelare. Per essere chiari non è passata inosservata l’apertura del sindaco allo sfidante numero uno, Preziosi, che a sua volta risponde con un ultimatum di cento giorni per «recuperare un nuovo modello di governo» con tanto di «nuova giunta». Alla prossima puntata quindi.
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