BENEVENTO- Il paventato asse Mastella-Mario Pepe esce dagli ambiti meramente ipotetici ed entra nella sfera del possibile, anzi del probabile. Entrambi hanno scompaginato le sorti dei rispettivi impegni elettorali estromettendo il PD dai comuni più grandi dove si andava al voto, il capoluogo e San Giorgio del Sannio che per vicinanza e sentire collettivo potrebbe essere considerato una sorta di quartiere orientale di Benevento. I due controllano un bacino di settantamila e più abitanti ed ora decidono di dare vita ad un connubio che viene definito “un’iniziativa politica finalizzata alla messa in rete di una rinnovata forma di aggregazione che parta dalle esigenze territoriali da trasferire nelle istituzioni, a partire dalla provincia di Benevento”.
E ancora: “daranno avvio”, Mastella e Mario Pepe, “nelle prossime settimane ad un movimento sannita che recuperi valori e stile politico secondo principi cattolico democratici e laico liberali”. In realtà i due perseguono un’alleanza molto pragmatica e molto meno politica. Essi sanno bene che un vero movimento politico non è nei fatti. Meglio un convergente profilo di interessi. A Mario Pepe sta a cuore dare l’ultimo assalto al fortino del “nemico personale” Ricci. Dopo averlo defenestrato da San Giorgio ora vorrebbe farlo anche dalla Rocca. Mastella ha lo stesso obiettivo. Insieme hanno in animo di creare una base fatta di amministratori per iniziare la campagna che sostengono da tempo sia di “liberazione”. Liberazione da chi?. Ovvio dall’establishment attuale del PD. Ad ottobre si vota per il rinnovo dei consiglieri mentre il presidente resterà in carica fino al 2018. L’intento dei due democristiani è quello di creare quante più noie possibili al vero obiettivo che è Umberto Del Basso De Caro. La provincia ma non soltanto. In ballo c’è la partita dell’Ato Rifiuti, i Gal che vanno a formarsi, i consorzi per la gestione dell’acqua. Tutte cose che impongono l’asse con rispettive falangi al seguito. Se si vede in questa prospettiva l’ammiccamento tra Mario Pepe e Mastella probabile che si riesca a capire le ragioni di questo nuovo momento fatto di “corresponsione di amorosi sensi”. A Mario Pepe, per dirla tutta, interessa rilanciare la sua opa sul PD che contribuì fortemente a fondare ma dal quale fu estromesso da De Caro. Sarebbe l’ultima grande prova politica e Mario Pepe se la vuole giocare al meglio delle sue possibilità.