BENEVENTO- Il bilancio consuntivo che verrà discusso oggi dal consiglio comunale non dovrebbe trovare intralcio per quanto concerne la sua approvazione. La riunione di maggioranza di questa mattina sancisce un dato fondamentale: il documento non subirà pressioni di sorta e sarà votato evitando conseguenze gravi per la città. Non si tratta di cosa scontata perchè le frizioni in atto tra mastelliani e Forza Italia avrebbero potuto e potrebbero ancora condurre a soluzioni imponderabili, caso Giorgione a parte.
Invece non ci saranno sorprese e la conferma arriva dal coordinatore di Forza Italia Errico che assicura lealtà assoluta nei confronti della maggioranza ora e in avvenire. Oggi si è visto anche Nanni Russo che ha funto, in questi giorni, da convitato di pietra in ogni possibile e paventato giro di valzer attorno alla poltrona che è ancora di Giorgione. Ma di questo parleremo più avaccio. Per tornare alla discussione sul bilancio preventivo da registrare dal centrosinistra allargato segnali di normalità.
Il si di Del Vecchio, che sta rientrando dalle ferie proprio per il voto, e Pepe è scontato, De Pierro e Aversano si asterranno, con quest’ultimo assente alla seduta ma per giustificati motivi. Non ci sarà neppure la Fioretti mentre Di Dio voterà a favore. Potrebbe esserci il voto contrario di Vincenzo Sguera che però in commissione aveva votato si al documento. Su posizioni di chiusura, ed anche qui in piana osservanza di principi, Nicola Sguera e Marianna Farese. E di nuovo su Giorgione. L’assessore, per cui tanto reo tempo si volse, potrebbe anche non saltare. Forza Italia, attraverso Errico, gli conferma il sostegno.Il sindaco è irritato ma alla fine potrebbe anche chiudere la faccenda rinviando a tempi più maturi il regolamento dei conti con gli azzurri. Attenderà sviluppi sull’Italicum? Probabile. Il nuovo scenario della legge elettorale potrebbe aprire orizzonti imprevedibili che passano per un allontanamento dai berlusconiani quasi imprescindibile. Ragione per la quale sarebbe opportuno attestarsi su posizioni di attesa e spegnere il rogo di ferragosto liquidando la querelle. Giorgione, che è il più votato dei suoi, ha già fatto capire che non se ne starà a guardare e gioca dalla sua anche la mancanza di alternative interne visto il mezzo scivolone di Reale ad inizio consiliatura, e le vicende personali di Russo. L’autunno alle porte aiuterà a capire l’evoluzione politica beneventana e non solo.