BENEVENTO – Un post su facebook può costare il posto ad un assessore? Pare proprio di si. Di questi tempi anche una sonnacchiosa giornata di metà a agosto, che apre al Ferragosto ormai incipiente, è capace di scatenare il caos politico-istituzionale. Accade che Gerrado Giorgione, assessore all’Urbanistica del comune di Benevento venga coinvolto in un post nel quale si sarebbe definito con toni e locuzioni “inappropriate” la questione migranti e si sarebbe utilizzato linguaggio non oxfordiano all’indirizzo di Renzi Presidente del Consiglio e della sua consorte. Tanto tuonò che piovve. Mastella informato del fatto, dal suo buen retiro ha sollevato, ipso facto, Giorgione dal suo incarico. Lui, Giorgione, non fa una piega. Ammette la superficialità, non sua ma a quanto pare di altri, e rimette ogni decisione nelle mani del sindaco. Raggiunto telefonicamente nega ogni sua implicazione. “E’ stata una goliardata di ragazzini tra i quali mio figlio”, dice, ” ma di cui mi assumo la responsabilità. Chi mi conosce sa che non è mio costume utilizzare un simile frasario e tutta la mia vita, pubblica e privata, è all’insegna della solidarietà e a sostegno di chi soffre”. Una tempesta in un bicchier d’acqua? Si vero, ma di questi tempi ogni azione privata, specie sui socials, diventa un fatto che può avere rilievo pubblico. E come è prassi si scatena anche la reazione delle parti politiche. Anche da colleghi di giunta come Oberdan Picucci, assessore alla Cultura, che non è tenero nei confronti di Giorgione. “Mi diossocio, dice l’assessore, dalle affermazioni apparse su facebook. Da condannare contenuto e linguaggio utilizzato. La politica, in questo momento particolarmente delicato, ha bisogno di un confronto franco, schietto e costruttivo e di un grande senso di responsabilità, soprattutto quando si parla di immigrazione. Le offese e gli insulti non fanno altro che esasperare in maniera controproducente gli animi e sono indegni delle istituzioni democratiche”. Duro anche il commento del Nuovo Centrodestra attraverso Luigi Barone: “Condividiamo pienamente la determinata presa di posizione del sindaco Mastella che ha deciso di revocare l’assessore Giorgione se fossero vere le frasi offensive su facebook nei confronti del premier Renzi e di sua moglie. Chi ricopre determinati incarichi deve avere senso delle istituzioni: se questo manca allora è giusto revocare l’incarico”. Insomma un caso che ora avrà implicazioni di carattere politico. Fernando Errico, coordinatore provinciale del partito azzurro, si augura che Giorgione possa dimostrare la sua totale estraneità al post apparso su facebook. ” Onde garantire ogni chiarimento ha deciso di dimettersi per evitare un coinvolgimento dell’amministrazione”, dice Fernando Errico. Di certo un grattacapo non da poco per la giunta Mastella. Sollevare un proprio assessore per una questione del genere testimonia sempre più la ridotta distanza tra la sfera pubblica e quella privata che i socials demarcano in maniera spietata. Verrebbe da dire: o tempora, o mores.