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Fondi alluvione, De Caro a Mastella e De Girolamo: “confrontiamoci in piazza”

Fondi alluvione, De Caro a Mastella e De Girolamo: “confrontiamoci in piazza”

10 Agosto 2016 | by Anna Liguori
Fondi alluvione, De Caro a Mastella e De Girolamo: “confrontiamoci in piazza”
Politica
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BENEVENTO –  Arriva dopo due ore la dura replica alle accuse mosse dal Sindaco Mastella e l’On. De Girolamo nei confronti del Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, sulla veridicità dei fondi alle famiglie degli alluvionati. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa la replica.

“Le dichiarazioni del sindaco di Benevento e dell’on. De Girolamo sono espressione di totale malafede e dimostrano quanto abbiano a cuore le sorti dei cittadini di Benevento e del Sannio.
La registrazione della conferenza stampa è a loro completa disposizione e se avessero la pazienza di ascoltarla comprenderebbero che io non solo non ho attribuito alcun merito a me stesso, ma ho consegnato personalmente a tutti i rappresentanti della stampa copia integrale del provvedimento e del relativo allegato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 183 del 6 agosto.
Mi sono recato poi personalmente il successivo martedì 9 agosto al Dipartimento Nazionale della Protezione civile per chiedere lumi sulle procedure per il conseguimento degli indennizzi.
Al tempo stesso ho invitato l’ing. Fabrizio Curcio e l’on. Paola De Micheli (Sottosegretario al Mef) a venire a Benevento nei primi giorni di settembre per esplicitare in modo non equivoco l’intero procedimento.

Capisco – tuona De Caro – che anche la consegna del provvedimento di Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale e non accompagnato da alcun trionfalismo debba cedere il passo alle manifestazioni canore ed enogastronomiche, autentico cuore programmatico della nuova amministrazione comunale.
Per evitare insulti a distanza credo sia utile ed opportuno salire su un palco a piazza Roma e confrontarci liberamente alla presenza della intera cittadinanza.

Da parte mia non c’è alcuna attribuzione di meriti avendo fatto soltanto il mio dovere. Da parte altrui vi è un atteggiamento rancoroso che in molti comprendono perfettamente.
Non serve a nulla invocare il bon ton istituzionale. Penso sia utile alla città e alla provincia lavorare tutti insieme per il bene comune.
Ma se altri vorranno la guerra non ci lasceremo certo impressionare”.

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