BENEVENTO – Al centro del dibattito il Teatro romano e il Movimento 5 stelle, tramite il consigliere comunale Nicola Sguera avanza due proposte.
Secondo il Sguera «in relazione all’ordine del giorno proposto dal consigliere Marcello Aversano relativo al Teatro Romano, dando per scontata la bontà di una discussione di ampio respiro sulla questione, faccio presente una criticità, già emersa nello scambio di battute sull’argomento svolto in Commissione: i costi ordinari della gestione del Teatro nell’eventualità in cui si riuscisse ad ottenere quanto inutilmente chiesto in passato».
«Per questo – continua – mi sento di avanzare due proposte all’Assessore Picucci e alla Giunta.
La prima è l’analisi del bando Micbact (Piano di azione coesione 2007-2013 – “interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale – Linea di Azione 2 “Progettazione per la cultura”), rispetto al quale la Commissione può essere di supporto, che prevede il sostegno alla predisposizione di progetti definitivi o esecutivi, ai sensi della normativa vigente in materia di contratti pubblici, di interventi di conservazione, fruizione e valorizzazione, anche a fini turistici, di poli di rilevanza strategica del patrimonio culturale del territorio delle Regioni meno sviluppate. La scadenza è prevista per il 5 settembre. È preliminare stabilire se sia possibile ottenere una deroga rispetto al comma 3 del punto 4.1. («I soggetti proponenti, Comuni, Unioni o associazioni di Comuni, devono totalizzare almeno 150.000 abitanti, come risultante dal 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni, ISTAT 2011»), stante l’importanza del sito, o se attivare un’associazione di Comuni (che potrebbero essere Apice con il “Ponte Rotto”, Montesarchio con la necropoli romana, Telese, S. Agata de’ Goti).
La seconda proposta, invece, fa riferimento, sempre in relazione al Teatro Romano, ad un possibile protocollo d’intesa di cui il Comune potrebbe farsi promotore, con il coinvolgimento dell’associazionismo (in particolare il F. a. i.), il mondo della scuola (in particolare, per ovvi motivi, il Liceo Classico, sfruttando anche le opportunità derivanti dall’alternanza scuola-lavoro), gli operatori del teatro presenti sul territorio, che consenta da una parte la manutenzione periodica del sito e la presenza di giovani guide che si formerebbero per l’occasione, dall’altra la sua utilizzazione per un ciclo estivo di rappresentazioni di tragedie e commedie classiche».