BENEVENTO- La vertenza degli ex lavoratori dei consorzi. Ieri c’è stato un incontro in sala giunta alla presenza dell’assessore alle Finanze Serluca e il Vicesindaco Mazzoni, oltre ovviamente al tandem Mancini e De Ianni. La sentenza del Tribunale di Benevento obbliga il Comune a pagare e su questo non ci sono ambiguità. Il problema restano i tempi tecnici che si profilano tutt’altro che brevi. Lo ha ribadito Erminia Mazzoni che ha rimandato tutto all’approvazione del piano di rientro da parte del Ministero degli Interni e della Corte dei Conti. Sulla questione è intervenuto anche Fausto Pepe, consigliere comunale lealista che critica l’atteggiamento dell’Amministrazione. “Dare tempi non è semplice, “dice Pepe, “ma dire che per effettuare i pagamenti si debba attendere l’approvazione del piano da parte del Ministero degli Interni e dalla Corte dei Conti è un errore. Per pagare i lavoratori dei consorzi basta l’approvazione del nuovo piano in Consiglio Comunale e la copertura dei nuovi debiti utilizzando l’ex DL 35 e il fondo Cassa depositi e Prestiti, piuttosto che il fondo rotativo del Ministero degli Interni”. L’ex sindaco reputa inopportune le dichiarazioni rese alla stampa ieri dalla Mazzoni e ricorda che il Comune di Benevento è in piano di riequilibrio da 4 anni e che lui e la sua giunta si sono fatti carico di pagare “debiti antichi, la maggior parte provenienti da espropri risalenti agli anni ‘70, ‘80 e ‘90”. “Mi permetto di suggerire alla nuova amministrazione di non proporre come elementi principali del piano l’alienazione, ossia la vendita, dei beni di proprietà del comune e i fitti dalle proprietà del Comune”, aggiunge Pepe, “perché questi due elementi sono già stati ritenuti non validi dalla Corte per il piano da noi proposto nel 2013”.