AIROLA – Tutti riuniti, in una sala gremita, nell’attesa di sentire le rispettive parti politiche pronunciarsi sull’accaduto. Siamo ad Airola e si è deciso di parlare del caso immigrati in un consiglio comunale straordinario. Non per razzismo o per altro, ma nel centro caudino – in seguito ai fatti di sabato che hanno riguardato l’incendio doloso di una struttura che doveva ospitarne qualche decina – il sindaco Michele Napoletano è stato quasi costretto a riunire il parlamentino cittadino.
Tuttavia, per il primo cittadino il problema non sono gli immigrati, forse perché, come lui stesso ammette ed ha ammesso, è figlio di un emigrato e «sa bene cosa significa lasciare il proprio Paese per condizioni di miseria», ma spera decisamente «che non sia stato il suo popolo, gli airolani, a commettere un vile tale gesto» che condanna nettamente.
Altro nodo centrale è per lui «la mala ripartizione e dislocazione degli immigrati sul territorio airolano» tant’è vero che proprio domani mattina incontrerà il Prefetto in persona Galeone per chiederle di interrompere nell’immediato la distribuzione di ulteriori immigrati sul territorio cittadino.
Quasi sulla stessa linea l’opposizione che tramite il pentastellato, Bartolomeo Laudando, pur attaccando la linea del sindaco Napoletano, lamenta «l’assenza di immigrati in altri paesi rispetto all’alta concentrazione di Airola».
Ad ogni modo la vicenda è molto delicata e sicuramente non mancheranno risvolti che solo con una stretta sinergia istituzionale forse si potrà, meglio, monitorare.