BENEVENTO- La prima volta di Mastella a Palazzo Mosti coincide con l’ultima protesta dei lavoratori ex consorzi, una delle vicende di più vecchia cronistoria tra le emergenze lavorative cittadine. Un antipasto non proprio prelibato per il sindaco che ha fatto conoscenza della rabbia di quanti inseguono la soluzione dei loro problemi che non arriva nonostante le sentenze dei tribunali, l’ultima impone al comune di Benevento di pagare 992mila euro, abbiano stabilito abbastanza chiaramente e da sei anni quanto ci sarebbe da fare. Mastella mostra imperturbabilità.
Mentre quelli si accaldano lui mantiene un atteggiamento apparentemente distaccato e quando chiede la parola, con l’esperienza che gli deriva da tanti anni in Parlamento, replica che se ne farà carico non conoscendo bene la materia ma che appare inverosimile coinvolgere la sua amministrazione in carica da meno di un mese. Forse non sa delle innumerevoli occupazioni del recente passato e delle issate sulle gru a Piazza Orsini e tuttavia la sua assicurazione di affrontare con i manifestanti la delicata questione ottiene l’immediata uscita dall’aula di Mancini, De Ianni e compagnia. Antonio De Ianni fresco aderente alla Uil di Benevento Avellino.
In sostanza è stata questa la fase clou del consiglio comunale. Per il resto la seduta odierna ha contemplato la presentazione all’ufficio di presidenza della lista degli aderenti alle commissioni da parte dei vari gruppi e l’approvazione all’unanimità dell’intesa con l’Università per l’installazione temporanea di un edificio dimostrazione NZEB, Nearly Zero Energy Building. Questione commissioni. De Minico valuterà forme e modi per indire, a breve giro di posta, una nuova riunione nella quale le commissioni saranno pienamente in grado di funzionare. Siparietto curioso il non funzionamento di molti microfoni, cosa che ha costretto Fausto Pepe e Luigi Scarinzi a trasmigrare dalla parte della maggioranza per i loro interventi. Una scena che a più d’uno ha fatto balenare ipotesi e scenari inconfessabili e tuttavia possibili. Cinque anni sono lunghi da passare…