Nella riunione preparatoria del Cipe tenutasi ieri sera è stato trattato tra gli argomenti all’ordine del giorno anche il Patto per il Sud, illustrato al tavolo dal Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro. “Ora è certezza: alla prossima riunione del Cipe, porterò su delega del Governo l’esame del Patto per il Sud per renderlo operativo e dare così seguito agli investimenti”. Così il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro.
“Il Governo – spiega Del Basso De Caro – si è attivato per costruire 16 Patti per il Sud: uno per ognuna delle 8 Regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna), uno per ognuna delle 7 Città Metropolitane (Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo, Cagliari) ai quali si aggiunge il Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) di Taranto. L’obiettivo – afferma il Sottosegretario al Mit – è proprio quello di definire per ognuna di esse gli interventi prioritari e trainanti, le azioni da intraprendere per attuarli e gli ostacoli da rimuovere, la tempistica, le reciproche responsabilità”.
Il Sottosegretario Del Basso De Caro entra poi nel concreto: “Ognuno dei Patti si struttura in quattro capitoli: la visione che la Regione o la Città ha del proprio futuro e che condivide col Governo (aree di industrializzazione o reindustrializzazione, bonifiche e tutela ambientale, agricoltura e industria agroalimentare, turismo e attrattori culturali, servizi e logistica, infrastrutture e servizi di pubblica utilità); ricognizione degli strumenti e delle risorse a disposizione (interazione tra Pon e Por, intervento centrale col Fondo Sviluppo e Coesione, Accordi di Programma tra le istituzioni coinvolte e Contratti di Sviluppo con le imprese del territorio, altri strumenti a disposizione di Invitalia); gli interventi prioritari perché rappresentativi della nuova direzione di marcia che si vuole imprimere alla Regione o alla Città e della potenzialità nell’attrazione di capitali privati nonché della tempistica di realizzazione (Governo e amministrazioni regionali e locali si impegnano qui su tempi e azioni da mettere in campo per realizzare gli interventi indicati e rimuovere gli ostacoli che potranno insorgere); Governance del processo, snellimenti amministrativi, definizione delle reciproche responsabilità, individuazione di un responsabile chiaro dell’esecuzione del Piano. I Patti – conclude il Sottosegretario del Governo Renzi – declinano concretamente gli interventi che costituiscono l’asse portante del Masterplan”.