BENEVENTO- Settimana calda per il PD sannita. La metabolizzazione della sconfitta non è roba che si esaurisce in pochi giorni ma i tempi bruciano e le scadenze non sono rinviabili. De Caro è lontano ma non troppo e dopo avere messo alla frusta il partito beneventano ha ribadito l’arroccamento su quello provinciale che però dovrà formalizzare la nuova segreteria, sempre che lunedi la Direzione Nazionale non provveda a liquidare tutti e a commissariare. Nel frattempo Valentino vara la sua segreteria che vuoi per le primarie o per la composizione delle liste non si era mai riusciti a nominare. Si annuncia un organigramma tutto impostato sulla novità ma i cui componenti risultano top secret. A parte Iesce e Cacciano, probabilmente vice, per il resto chi vivrà vedrà. E sarà interessante vedere come evolverà la situazione sempre che da Roma non arrivi il rompete le righe. Che De Caro ritiene assai improbabile ma negli ultimi tempi le certezze del Sottosegretario prestano il fianco a qualche perplessità. Per il resto non si vede in giro autocritica, nè è stata indetta conferenza stampa per spiegare all’opinione pubblica le cause del tonfo, al netto dei peana che pur si sono levati sul miracolo del ballottaggio raggiunto a dispetto del malessere generale. Le uniche cose che si sono sentite riguardano le parole di Umberto Del Basso De Caro e di Raffaele Del Vecchio entrambe frutto di interviste e nelle quali tutti e due finiscono per dar la responsabilità alla vecchia amministrazione, madre di tutte le nequizie. Che potrebbe anche essere vera ma comunque non basta a dare spiegazione della debacle. Per la verità identico atteggiamento deriva da Fausto Pepe che nella sua nota di qualche ora fa bacchetta Mastella ma non fa alcun riferimento al suo esangue risultato elettorale e meno che mai alla tempesta che si è abbattuta su Palazzo Mosti. Bocche estremamente cucite. Si apriranno l’11 luglio per la prima del Consiglio comunale a Palazzo Paolo V. Isolato l’untore Pepe è De Pierro che incarnerà il ruolo di capogruppo PD con Del Vecchio coordinatore. Più gruppi presenti, una scelta che si giudica saggia dalle parti di Corso Garibaldi e che ricorda ciò che fu fatto all’epoca di Viespoli sindaco con Perifano nel ruolo che oggi è di Del Vecchio Jr ma anche più funzionale alle dinamiche consiliari se si pensa alla formazione delle commissioni, per esempio.