BENEVENTO – Dalla serata del ringraziamento emerge un dato che già sapevamo: Mastella sarà a capo di un movimento politico che parte dal Sannio per propagarsi alla Nazione. Con le finanze di Della Valle, anche se l’industriale tosco-marchigiano rigettò con stizza la domanda posta sull’evoluzione della fondazione Noi Italiani quando fu a Benevento a sostenere la campagna elettorale dell’amico Mastella. Disse, con forza, che si sarebbe limitata ad essere “una macchina di solidarietà”. Ora Mister Tod’s parla di una seconda fase “per creare un movimento di opinione che dia voce a chi oggi non ce l’ha” e Mastella rappresenta l’elemento naturale per traghettare questa transizione. D’altra parte il sindaco è uscito allo scoperto e tant’è. Ma al di la delle intenzioni future, dell’asse creato con De Luca, sono gli esordi della sua giunta che forniscono materiale per un approfondimento. Il borsino dei traballanti rapporti con Forza Italia è in ribasso dopo che mercoledi scorso, alla prima uscita ufficiale della nuova giunta, Gerardo Giorgione non si è presentato irritando fortemente lo stesso Mastella. Va detto che nè Giorgione nè la Maio si possono definire vicinissimi a Nunzia De Girolamo seppure in quota azzurra. I due sono a capo di “dicasteri spogli” nel senso che le deleghe di riferimento sono in possesso di altri esponenti di giunta molto più vicini a Mastella. Sindaco che è già operativo e spinge sulla questione postalluvionale con il pieno recupero della Moscati e la completa riattazione del Ponte San Nicola.