BENEVENTO- La parola d’ordine è azzerare il PD cittadino e ripartire. Umberto Del Basso De Caro è stato chiaro: non prenderò più parte ad alcuna attività del partito cittadino ma certamente non abbandono il ruolo di “guida suprema”. Il Sottosegretario ha già indicato gli untori, ribadendo il concetto anche nel corso dell’intervista a noi rilasciata lunedi scorso: i responsabili sono i vertici cittadini e la vecchia amministrazione. Nessun riferimento alla segreteria provinciale che rappresenta il suo perno principale di potere sul partito. E in conseguenza di questo progetto conservatore il segretario Valentino, o chi per lui, ha provveduto a rendere esecutiva la strategia umbertina annunciando l’azzeramento dell’organigramma e una classe dirigente “che valorizzi le tante e nuove personalità emerse in questa competizione elettorale”. Valentino si professa uomo di partito di cui rimane a disposizione anche se sa bene che il posto non lo rischia, sempre che la Direzione Nazionale non agisca d’imperio dinanzi all’ecatombe che il partito ha fatto registrare in tutta Italia. Parole di incoraggiamento non mancano per Raffaele Del Vecchio definito “uomo di partito, esemplare nel suo impegno nell’affrontare una sfida compromessa probabilmente già all’avvio della competizione elettorale”. Sul futuro ruolo dell’opposizione al Comune di Benevento la griglia ormai è definita. “I gruppi consiliari di minoranza al governo cittadino dovranno mettere in campo un’azione coordinata, necessaria per affrontare con serietà e determinazione una opposizione ad una maggioranza e ad una Giunta appena varata”.