BENEVENTO- Arroccato alle sue convinzioni non recede di un millimetro: le elezioni comunali beneventane hanno subito il cattivo andamento del trand nazionale e le politiche impopolari del Governo. Umberto Del Basso De Caro appare sereno ma forse è solo apparenza. La sconfitta è bruciante ma l’aplomb del Sottosegretario è tale da non concedere sponde alla recriminazione. Attribuisce al voto pentastellato la vittoria di Mastella e alla cattiva amministrazione cittadina l’altra grande parte di responsabilità della sconfitta di Del Vecchio e assume presso di se il merito di avere permesso al centrosinistra di essere arrivato al ballottaggio, che un sondaggio mai reso pubblico dell’aprile scorso, dava per assai difficile da raggiungere. De Caro non ammette alcun errore, nè recente, nè passato. Conferma il suo “aventinismo volontario” nei confronti delle sorti del PD beneventano che è cosa ben diversa dal disimpegno nei confronti delle sorti generali del partito. De Caro sceglie la via della trincea per il suo traballante apparato di potere e si dice convinto che la Direzione Nazionale del PD, che si riunisce mercoledi, non commissionerà nessuna federazione, nemmeno quella napoletana. Questa l’intervista al Sottosegretario, la prima che De Caro rilascia dopo il tonfo del ballottaggio.
