BENEVENTO- Nel Pd c’è aria di resa dei conti. Palladino ha rassegnato le dimissioni e con molta probabilità non sarà l’ultimo della serie. Tutti attendono un segnale da Umberto Del Basso De Caro che tornerà in città nell’approssimarsi del fine settimana. Appare scontato che sia lui a dover riunire quello che è ancora oggi lo stato maggiore del partito e presumibilmente ad avviare l’analisi del voto di domenica scorsa. E non saranno momenti facili anche perchè per una volta sarà proprio lui a dover prendere sulle sue spalle la responsabilità del disastro elettorale che gli appartiene quasi per intero. Anche il monarca, l’oligarca, il lider maximo, come abbiamo preso a nomarlo nelle più svariate modalità nel corso di questi anni mostra la corda; se non ci è dato di sapere, però, che tipo di reazione riserverà ai suoi uomini in evidente difficoltà. Il nervosismo e la depressione sembrano le uniche certezze e non potrebbe essere diversamente, ragione per cui la verifica interna non si preannuncia affatto facile. L’elaborazione del lutto quanto meno nelle intenzioni, pare già avviata almeno dalle colonne dei socials dove qualche esponente ha già preso a interrogarsi sul “che fare” per superare lo status quo ma il sentimento di revisione pare permeare anche gli interna corporis e questo è un dato per nulla secondario. Al tirar delle somme: sarà il partito a “processare” il capo, o il capo a strigliare il partito? Più probabile che non se ne faccia nulla nel breve periodo, vale a dire ad inizio di prossima settimana quando sono programmate le riunioni delle direzioni cittadine e provinciali. E tuttavia, in quelle sedi comincerà la lunga estate calda del PD.
