BENEVENTO- Dovrebbe essere l’ultimo appuntamento di Raffaele Del Vecchio con la stampa o almeno così pare. E Raffaele conferma che se lasciato finalmente libero di argomentare ed articolare il pensiero che sorregge le sua intenzioni e i suoi progetti per la città che ha in mente, Ebbene, non solo ne è capace ma è anche in grado di catturare l’attenzione degli astanti e non solo quelli che fanno parte del suo entourage: e lo fa bene. Oggi, il candidato del Centrosinistra allargato è sembrato sfuggire alla tentazione di rinnovare la polemica a distanza col suo rivale Mastella, in realtà alla fine non ha potuto esimersene, e ha preso a ribadire il suo programma che parla di cultura, opere pubbliche, rigenerazione di interi quartieri, azioni di alleggerimento fiscale per i commercianti, urbanistica e relativi fondi nazionali ed europei da intercettare, si riferisce alla vecchia programmazione e nuova programmazione POR FESR 2014/2020 e la capacità di attingere finanziamenti “fuori corso” ma validi per via dell’alluvione e del relativo stato di calamità per le zone colpite. Le contrade così come il centro storico che abbisognano di interventi immediati. Ma non parlategli di reddito di cittadinanza che, dice, non è fattibile
Insomma è un Del Vecchio che, probabilmente, ci ha preso anche gusto da quando ha compreso le regole auree della campagna elettorale e da quando i suoi interlocutori diretti hanno capito che è opportuno fare due anche tre passi indietro nell’economia di una candidatura che domenica se la gioca sino in fondo contro un rivale agguerrito e armato di enorme esperienza che sopperisce alla inequivocabile mancanza di un programma.