BENEVENTO- Tiene banco, in questa convulsa fase politica, la vicenda Ricci e la sua conferma al vertice dell’ente Provincia. Dopo un primo intendimento dello stesso Ricci di farsi da parte è intervenuta una seconda riflessione nella quale la volontà del già sindaco di San Giorgio del Sannio è stata di assai diverso parere. Ricci ha nominato Franco Damiano suo nuovo vice “per assicurare la continuità operativa della Provincia” ma prima ancora aveva ricevuto l’assicurazione che la sua posizione era salva in forza del fatto che la sua carica di sindaco decaduto veniva sanata dal ruolo di consigliere provinciale che, di fatto, lo mantiene a galla. “Non ho ricevuto pressioni dal Pd e tanto meno tollererò che me ne vengano da Mastella”, ha detto ieri rispondendo ad una nostra intervista telefonica. Sta di fatto che la questione riveste un carattere non solo giuridico ma vieppiù politico. Ad invocare a gran voce le dimissioni non solo Mastella e nelle ultime ore anche Federica De Nigris ma anche i sindacati. La CGIL di Benevento giudica la gestione Ricci alla Rocca fallimentare e imputa al presidente una impostazione “dirigista” che non prevede il dialogo istituzionale. La CGIL si riferisce alla gestione della questione Artsannio ma non soltanto. Rosita Galdiero, segretario confederale, parla anche della questione dell’ex polo tessile di Airola per la quale loda l’intesa con Confindustria ma stigmatizza il silenzio di Ricci. “Del presidente Ricci, avevamo apprezzato le sue dimissioni, avendo riconosciuto la sovranità popolare, consumatasi attraverso il voto del 5 giugno scorso. Come CGIL di Benevento, chiediamo al presidente di essere conseguente alle dichiarazioni da lui stesso fatte, rassegnando le proprie dimissioni, ci consenta di poter lavorare per il bene della nostra provincia, delle lavoratrici e dei lavoratori, dei cittadini tutti”