Conversannio si inventa l’interlocuzione impossibile: quella tra i candidati e chi non potrà ancora eleggerli. Trovata davvero inedita che ha visto la collaborazione di Campus: mettere i sette contro i ragazzi non ancora votanti. A Palazzo Paolo V c’erano tutti. C’era anche Clemente Mastella che non mette a repentaglio il vantaggio che ritiene di avere su tutti gli altri concorrenti. E le domande sono state anche ficcanti nonostante il plausibile imbarazzo nel relazionarsi con gente abituata a stare tra la gente. I ragazzi rappresentano la possibilità di cambiare la rotta e gli stereotipi legati alla ricerca del consenso. Non è facile la palingenesi ma possibile e passa attraverso la corretta informazione e la cognizione di causa di chi si approccia al voto in modo consapevole senza condizionamenti esterni e pressioni di sorta. Una rivoluzione copernicana che si rende improcrastinabile per garantire il superamento delle attuali relazioni tra politica e corpo elettorale.
