BENEVENTO- Clementeventum, il giorno di Mastella. Un Massimo stracolmo, restituisce un Mastella d’altri tempi, ruggente e circondato da amici “potenti” che lui designa come quelli tra i più fidati. E allora De Giovanni, Rossella, De Marco e soprattutto Della Valle, l’amico di sempre. ” Io non guardo oltre”, dice, commosso, “mi fermo qui”. E si commuove chiamando alla standing ovation una platea adorante. Platea che non sarà mastelliana in tutta la sua interezza ma è senza dubbio contraria al PD e al suo sistema di potere. Mastella paradossalmente il potere fatto persona questa volta lo è meno e incarna la volontà di voltar pagina rispetto allo status quo. Certo la retorica è sovrana in queste occasioni e gli invitati non si sottraggono al loro compito e alla loro funzione. Ma quando entra e si siede Nunzia De Girolamo il quadro si compie e il passato, fatto di dileggio e di vaffa, è liquidato per sempre. Miracoli elettorali e tanto è. Mastella vuole fare il sindaco e allora se gli chiedete di Noi Italia ha una reazione decisa
E Noi Italia rappresenta forse la cifra politica del suo futuro politico. Diventarne il terminale politico? Ma che. Della Valle sgombra il campo e tiene a precisare la natura filantropica Della sua fondazione
Eppure non sarà Noi Italiani ma la politica sembra essere nel futuro di Della Valle. Non nell’immediato ma il dado sembra essere tratto e lo stesso Della Valle, a mezza voce, sembra confermarlo. Ma questo è il pomeriggio di Mastella e dell’ amarcord e tutti dimostrano di stare al gioco. E allora nessuna vena moralistica dato che in questo periodo più che mai Parigi val bene una messa e tutti a concorrere alla spinta finale del Mastella day virando anche su discorsi di più ampio respiro ma poi convergendo sul contingente. E lui, Mastella, ci mette del suo e si autotira la volata sempre più consapevole dei suoi mezzi.
