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Date a Raffaele quello che è di Raffaele

Date a Raffaele quello che è di Raffaele

28 Maggio 2016 | by Enzo Colarusso
Date a Raffaele quello che è di Raffaele
Politica
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BENEVENTO- Sembra che a contendersi lo scettro di sindaco siano Mastella e De Caro. Il livore cresce di pari passo con il livello delle bordate reciproche e sarà così fino a venerdi quando il silenzio elettorale prenderà il sopravvento. Dal gioco delle parti è escluso Del Vecchio e sembra un paradosso che uno dei candidati, anzi, l’unico espressione di partiti, stia fuori da questo contesto. Del Vecchio allora ci prova ad entrare nella contesa domandandosi “perché Mastella continui a cercare lo scontro con Umberto Del Basso De Caro anziché accettare di confrontarsi con me sul futuro della città. La risposta potrebbe anche essere abbastanza palese ma in effetti questo duello rusticano poco riguarda Raffaele che comunque ci prova a tirare fuori l’animus pugnandi.  “Ognuno ha la propria storia e Mastella sicuramente sarà orgoglioso della storia dell’Udeur, di quella del giornale del suo partito – il Campanile-, della sua coerenza politica, della sua linearità nelle alleanze, di come viene percepito nell’immaginario collettivo”, scrive Del Vecchio. “Ma non è su questo che i cittadini saranno chiamati ad esprimere un giudizio. È sulla conoscenza dei problemi, su come volerli affrontare e sulla credibilità del candidato che si fonda questa competizione elettorale”. Insomma Del Vecchio ci prova pure a ringhiare ma non appare nelle sue corde e non è che dovrebbe vergognarsene, anzi. Rimettere la discussione, anche aspra, sui binari della composta contesa politico-elettorale, di stampo british come piace a lui, è cosa meritoria. Ma, inevitabilmente, prevalgono i guastatori di razza e lui non è tra questi. Ci ha anche provato a chiamare il suo avversario, perchè è con lui che ci sta cimentando, sul terreno del confronto ma senza risultati probanti. E d’altra parte Mastella sa bene che quella superficie non è la migliore per il suo gioco di sponda perchè sa poco del contendere ma sa tutto del mestiere. E così mentre Raffaele diligentemente lo incalza cercando di trascinarlo su argomenti contingenti, quello ingaggia la battaglia con De Caro che a sua volta alimenta la parte migliore dell’ex Guardasigilli. Qualcuno dovrebbe consigliare al Capataz di limitare le sue invettive e di lasciare maggiore spazio al suo campione.

del vecchio                                                          De Caro                                 mastella

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