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Consiglio Provinciale tra sanità pubblica, forestazione e Società partecipate

Consiglio Provinciale tra sanità pubblica, forestazione e Società partecipate

24 Maggio 2016 | by Anna Liguori
Consiglio Provinciale tra sanità pubblica, forestazione e Società partecipate
Politica
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BENEVENTO- Il rendiconto di gestione per il 2015, la sanità pubblica, la responsabilità penale sulla sicurezza stradale, la tenuta dei livelli occupazionali nella forestazione e nelle Società partecipate sono stati i temi di grande rilievo al centro dei lavori del Consiglio Provinciale alla Rocca dei Rettori.

“Si tratta di atti e linee di indirizzo importanti: proviamo a fare il nostro dovere fino in fondo”: questo il commento del Presidente della Provincia Claudio Ricci che ha presieduto la seduta.

Secondo l’Ordine del giorno diramato, è stato innanzitutto approvato a voti unanimi il rendiconto della gestione dell’Esercizio finanziario per il 2015 della Provincia: si tratta, tuttavia, del primo passaggio di una complessa procedura che prevede anche il parere da parte dell’Assemblea dei Sindaci e un nuovo voto dello stesso Consiglio provinciale per la definitiva adozione. Per entrambi questi passaggi è stata già convocata una riunione in successione dei due Organi per la giornata del 27 maggio prossimo.

Dopo un breve intervento del Presidente Ricci, ha preso la parola il Consigliere Giuseppe Ruggiero che ha illustrato i contenuti del Rendiconto, i cui dati essenziali sono i seguenti.

Secondo la certificazione dell’Organo di Revisione, il Conto 2015 della Provincia di Benevento presenta un Avanzo di Amministrazione al 31 dicembre 2015 di € 6.475.728,67, la gran parte dei quali, tuttavia, è soggetta a vincoli ed accantonamenti e, pertanto, realmente disponibili restano soltanto € 141.629,41.

Tale risultato è stato determinato dalle seguenti Voci:

-Fondo cassa al 1° gennaio 2015: € 24.694.446,10

-Riscossioni: € 39.019.161,40

-Pagamenti: € 42.886.314,27

-Fondo cassa al 31 dicembre 2015: € 20.827.293,23

-Residui attivi: € 53.897.699,53

-Residui passivi: € 41.650.710,29

-Differenza: € 12.246.989,24

-Fondo Pluriennale Vincolato per spese correnti: € 1.696.918,64

-Fondo Pluriennale Vincolato per spese in conto capitale: € 24.901.635,16.

A proposito dell’Avanzo di Amministrazione si può delineare così l’evoluzione negli anni di tale voce: nel 2013 era pari a € 5.204.333,70, mentre nel 2014 a € 3.661.110,00.

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Va osservato infine che l’Ente Provincia di Benevento non ha rispettato il Patto di Stabilità interno per l’anno 2015, ma l’Organo di Revisione dei Conti ha attestato che l’importo per il quale la Provincia ha sforato il Patto è costituito dalla quota parte del contributo obbligatorio per legge (art. 47 del Decreto legge n. 66/2014) con il quale le Province e le Città metropolitane, a   valere sui risparmi, hanno contribuito alla finanza pubblica   con complessivi 444,5 milioni di euro per l’anno 2014 e 576,7 milioni di euro per il 2015. In altre parole le Province hanno provveduto a “restituire” soldi allo Stato e questo ha determinato,m nel caso della Provincia sannita, lo sforamento.

Il provvedimento del rendiconto è stato occasione per il Presidente Ricci di sottolineare il fatto che, nonostante le evidenti difficoltà di Bilancio, peraltro ben note a tutti, egli non intende abbassare la guardia circa i posti di lavoro delle Società partecipate. “Ho letto molti interventi in questi giorni su questo argomento”, ha spiegato Ricci: “per quanto riguarda la mia persona, molti di questi sono fuori luogo. Io non lascerò nulla di intentato per salvare i posti di lavoro”.

Rinviato l’argomento relativo all’acquisizione al Demanio stradale provinciale di una area adibita a viabilità di pubblico transito della Strada provinciale n. 18, il Consiglio Provinciale ha quindi affrontato la proposta di schema di un Accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del Testo Unico Enti Locali per la realizzazione del piano di forestazione con l’impiego di operai a tempo determinato.

Il provvedimento, illustrato in Aula dal Consigliere provinciale Renato Lombardi, è stato approvato all’unanimità. Lo schema di accordo tra Regione Campania, l’Unione delle Province, le Province, l’Unione delle Comunità Montane, le Comunità Montane concerne, come oggetto principale, la garanzia dei posti di lavoro. Per quanto riguarda il Sannio si tratta di 31 unità a tempo determinato (ODT), come individuate dalla Regione che finanzia nell’anno 2016 gli interventi di forestazione e bonifica montana. Le Province non possono assumere a causa del programma di riordino istituzionale nazionale che lo vieta: pertanto la Regione Campania ha determinato di programmare un’intesa tra le Comunità e le Province per assorbire il personale. Il consigliere Lombardi ha voluto ringraziare Regione, UPI ed Uncem per la disponibilità manifestata alla salvaguardia dei posti di lavoro nel Sannio e dunque ha sottolineato l’impèortanza che l’Accordo venga al più presto sottoscritto.

Il Presidente Ricci ha quindi introdotto il 5° punto all’O.d.G. concernente l’art. 14 del Nuovo Codice della strada che chiama gli amministratori e i tecnici degli enti proprietari delle strade (cioè: Comuni, Province, Anas) a rispondere personalmente e secondo il Codice penale di eventuali incidenti stradali imputabili ad una trascuratezza nelle manutenzioni. Ricci, a tale proposito, ha espresso la sua più viva e profonda preoccupazione per il fatto che purtroppo il Governo centrale non finanzia da tempo gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle strade che pure aveva promesso per lo scorso mese di febbraio. Ad oggi, ha sottolineato Ricci, nessuna risorsa finanziaria è stata accreditata e questo espone tutti gli amministratori e tutti i tecnici ad un fuoco di fila di ricorsi e denunce. “In conclusione, ha dichiarato il Presidente della Provincia, io proporrò un’azione forte a fine di questa campagna elettorale per far sì che gli amministratori e i tecnici possano continuare a svolgere il proprio lavoro con serenità”.

Il Consiglio Provinciale ha quindi affrontato il tema della ulteriore contrazione dell’offerta dei servizi sanitari sul territorio così come si è venuta determinando nelle ultime ore.

E’ intervenuto a tale proposito il Consigliere provinciale Renato Lombardi il quale ha denunciato le decisioni concernenti l’Ospedale di Sant’Agata de’ Goti “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” che è l’unico polo ospedaliero, peraltro di recentissima costruzione, al di fuori del capoluogo di Provincia ed è a servizio delle popolazioni residenti in Valle Caudina e Valle Telesina. Purtroppo, il polo oncologico è stato soppresso con Decreto del Commissario di Governo, dopo che lo stesso polo era invece stato individuato in sede politica; inoltre sono stati soppressi successivamente presso lo stesso “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” i posti letto di Cardiologia. Il Comune di Sant’Agata de’ Goti, ha proseguito Lombardi, ha in animo di proporre ricorso al Tar avverso i due decreti ed intanto ha chiesto al Commissario di soprassedere alle sue decisioni. Infatti, la soppressione segna un contrasto stridente, un vero e proprio atteggiamento schizofrenico, con le decisioni del Governo di migliorare enormemente l’accessibilità all’Ospedale grazie al completamento della Fondo Valle Isclero e della Fondo Valle Vitulanese. “A cosa serve raggiungere finalmente comodamente un Ospedale chiuso?”.

E’ quindi intervenuto il Consigliere provinciale Oberdan Picucci. Questi si è dichiarato d’accordo con l’analisi di Lombardi. Egli ha aggiunto che ormai il Piano Ospedaliero ragiona per macro-aree e quella Sannio-Irpinia, nella programmazione sanitaria del Piano Ospedaliero, vede purtroppo penalizzato il polo oncologico. Si tratta di un atteggiamento incomprensibile, ha affermato Picucci, a ragione del fatto che si registra un aumento epidemiologico delle malattie tumorali nelle zone interessate. Tale aumento impone un maggiore presidio sanitario sul territorio. Peraltro, la ben nota incidenza delle malattie tumorali aveva spinto, ha ricordato Picucci, il Governatore De Luca a parlare di un rafforzamento della lotta. Picucci ha quindi aggiunto: nella macroarea assistenziale Sannio-Irpinia già da tempo si assisteva ad una mobilità passiva di pazienti verso altre realtà territoriali per curarsi. La decisione di stoppare il polo di Sant’Agata de’ Goti non potrà fare altro, a giudizio di Picucci, che rafforzare la fuga dei malati dai nostri territori, mentre sarebbe invece necessario potenziare i livelli assistenziali nella macro-area.

Il Presidente Ricci, nel concludere la discussione, ha preso l’impegno formale di presentare nella prossima seduta di venerdì prossimo del Consiglio Provinciale una proposta di delibera in quanto una tematica così rilevante deve essere oggetto di una discussione “ad hoc” da concludere con una formale protesta e una formale di proposta rispetto ai ridimensionamenti denunciati.

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