PIETRASTORNINA – A Pietrastornina si entra nel vivo della campagna elettorale e i candidati iniziano col dire la propria. A riguardo parla Giuseppe Barbato, candidato nella lista “Progetto comune” guidata da Amato Rizzo.
«Alla fine dell’ultima legislatura si sono verificati episodi di intolleranza che hanno determinato la revoca di alcune cariche amministrative. In presenza di tali evenienze volteremo pagina? Per quanto mi riguarda a me interessa soltanto che gli elettori sulla base di valutazioni soggettive ed in un clima di serena competizione sappiano a determinare una buona componente amministrativa che sappia gestire bene la cosa pubblica con professionalità ed esperienza senza pensare all’arrivismo. La mia partecipazione – continua – non vorrei che fosse intesa come una sorta di smania per andare alla conquista del potere urbano. Desidererei, se gli elettori me lo consentiranno, operare senza alcuna pretesa personale ma utilizzando la mia esperienza di tecnico in materia tributaria attribuitami a suo tempo per adeguati requisiti morali e professionali dal Dipartimento delle politiche fiscali presso il Ministero delle Finanze. Censurare la saltuaria inadempienza di qualche vecchio consigliere che tradendo il proprio elettorato non avrebbe talvolta eseguito il proprio mandato: ciò non può essere sottaciuto. Criticare il passato è facile ma costruire il futuro è difficile. Importante è impegnarsi a favore della comunità. Se vogliamo crescere e fare qualcosa di utile per le future generazioni occorre restituire al nostro paese le poche risorse che abbiamo per creare una squadra brillante coesa trascurando gli elementi disfattisti per risentimenti personalistici. Non serve essere un buon politico. È piuttosto un necessario essere una brava persona ed avere passione per il bene comune in modo da realizzare occasioni di sviluppo con i tempi che corrono. Ho deciso – conclude di candidarmi perché credo fermamente nel rinnovamento e per pura passione politica, con la promessa di essere sempre a disposizione dei cittadini».
