L’incontro di ieri a Ponticelli tra i candidati a sindaco e i “rifugiati” della ex scuola elementare di quel quartiere. Una bella prova di democrazia in un posto non certo agevole per coloro che aspirano a diventare sindaco. Eppure, la grande compostezza di quanti ormai da quasi due anni vivono in quella struttura è stata encomiabile tanto è vero che il pomeriggio è stato incoraggiante sotto l’aspetto delle proposte che i sei, tranne Mastella che non ha inteso partecipare, hanno cercato di porre sul tappeto. Non è mancato lo scontro politico ma neppure era prevedibile che non ci fosse. E se Marianna Farese e Vittoria Principe hanno accusato l’Amministrazione Pepe e il vicesindaco di avere fatto poco o nulla per risolvere il problema e di non conoscere l’entità del patrimonio comunale e quale sia l’utilizzo che ne viene fatto, Federica De Nigris, così come Gianfranco Ucci hanno provato a dare un contributo di idee che gli astanti hanno mostrato di avere apprezzato. Polemico l’intervento di Tibaldi che tuttavia ha lanciato l’idea di una condivisione con la Curia per permettere ai senza tetto di poter usufruire di immobili ecclesiastici. Una soluzione assai complicata visto i precedenti con la struttura ex Orsoline e lo stabile di via Episcopio. Intanto il PD apre alle parole di Clemente Mastella che ora chiama a raccolta per uno sforzo unitario nell’interesse della città. “Prendiamo atto del nuovo corso della campagna elettorale del candidato del centrodestra, recita la nota del PD, che poi però non lesina critiche a Mastella circa la sua diserzione dell’incontro con gli altri candidati sindaco a Ponticelli. “L’immagine di quella sedia vuota non sembra essere coerente con la volontà di fare squadra esplicitata a mezzo stampa. E tuttavia Mastella incassa il placet di Umberto Del Basso De Caro che parla di inversione di tendenza e rilancia un ulteriore confronto pubblico “in occasione del quale i sette candidati esplicitino proposte, idee, soluzioni e compatibilità finanziarie”.
