Giornata assai calda sul fronte delle scaramucce elettorali e non sempre i protagooisti sono i candidati in lizza. E’ iniziata con Fausto Pepe che querela Marianna Farese sulla faccenda dei debiti, è proseguita con Viespoli che non ha lesinato stilettate a Mastella, sulla questione degli eventuali apparentamenti in vista dei ballottaggi, e a Del Vecchio che ha accusato di non avere un programma politico per la sua candidatura, per finire con lo stesso Mastella e Raffaele Del Vecchio che non se le sono mandate a dire ed hanno sciabolato a distanza a colpi di comunicati. “Mastella sta mettendo in campo tutto il campionario del mastellismo, ha detto il candidato del centrosinistra che ha incontrato il comitato del rione Ferrovia. “L’ultima trovata è che rinuncerà all’indennità di sindaco, come regalo ai cittadini. Ma per caso Mastella si dice disponibile a “tanta” rinuncia forse perché rischierebbe la sospensione della ben più cospicua pensione da ex parlamentare? Del Vecchio al vetriolo. “Ci penseremo noi a spiegare ai nostri concittadini che se Mastella non ha fatto nulla per questa città quando contava, tanto più non potrà fare niente ora che non ha un ruolo nazionale. Immediata la replica di Mastella. “Riscontro un fuoco di fila senza precedenti nei miei confronti ed un livello di volgarità elevatissimo messo in campo dal vicesindaco in carica da 10 anni. Se avesse utilizzato lo stesso impegno e l’identica attenzione dedicata alla mia persona, per risolvere i problemi della città, la situazione di Benevento non sarebbe quella sotto gli occhi di tutti. È stata l’emergenza continua vissuta dai cittadini a consigliarmi un impegno in prima persona. Una candidatura, rispetto alla quale, l’assessore Pd deve rassegnarsi”. “Volgare è chi specula sulle difficoltà della gente, sui suoi bisogni”, la controreplica di Del Vecchio. A Benevento non serve un nuovo Achille Lauro. Mastella dica dove trova le risorse per il reddito di vita, per quante persone intende istituirlo, per quanto tempo e quali cifre vuole destinare alle famiglie. Altrimenti siamo agli annunci, a chi la spara più grossa, alle prese in giro”.