“Raffaele Del Vecchio è una persona perbene e l’unico consiglio che posso dargli è quello di chiedere il voto solo dopo avere garantito tutto il suo impegno e la sua esperienza al servizio di una idea di città per la collettività”. Parole di Umberto Del Basso De Caro che al Massimo, gremito nella sua platea, ha accolto il ministro delle Riforme Boschi a sua volta arrivata da Roma a sostenere la causa del candidato del centrosinistra. De Caro ha ricordato l’estrema importanza di una vittoria del centrosinistra, se ottenuta al primo turno è meglio, e la altrettanto estrema pericolosità se a trionfare fossero altre forze estranee al sentire e alla storia della città. Il bersaglio è Mastella ma il Sottosegretario si guarda bene dal nominarlo, così che il “gran nimico” diventa il convitato di pietra per lunga parte dell’intervento di De Caro. Umberto rintuzza anche gli ultimi assalti del Fatto e appare come sempre “compos sui” ricordando che la battaglia elettorale rischia di incattivirsi e di rasentare la barbarie rispetto alle normali schermaglie, tipiche di una competizione tanto importante. E se il sindaco Pepe lancia Del Vecchio tornando a parlare un linguaggio di unità e di coesione, inaudito da tempo immemore, coglie anche l’occasione per autolegittimare il suo decennato che è poi anche quello del suo vice. E l’elenco che fa è lungo e le cose fatte se le difende con tenacia. Insomma, tutti insieme appassionatamente a sostegno di Raffaele che incassa e mette in cascina nel duro lavoro che l’attende in questo mese campale che inizia.
