Vicenda SMS, Viespoli, Mastella, Del Vecchio: polemiche incrociate
Politica
La vicenda un po grottesca dell’sms sibillino che stamane Del Vecchio ha provveduto a smontare attaccando Mastella che ne aveva fatto strumento di polemica politica, tiene banco e non potrebbe essere altrimenti. Puntuale arriva la nota di Clemente Mastella che sottolinea quella che chiama “levata di scudi” di Del Vecchio e del Centrosinistra ma che a suo avviso non fa chiarezza “delle dinamiche che hanno generato questa indebita forma di propaganda elettorale”. Mastella si dice contento che i suoi avversari abbiano annunciato di voler sollecitare un chiarimento anche presso la magistratura ma resta da comprendere “se il cittadino che ha denunciato questo episodio sia l’unico ad avere ricevuto la propaganda via sms”. Mastella poi incalza Del Vecchio sulla visibilità nazionale cui la città è sottoposta. “Posso tranquillizzare che questa visibilità per il territorio di Benevento resterà stabile nelle prossime settimane di confronto elettorale ed anche nei prossimi cinque anni”. Sulla vicenda interviene anche Pasquale Viespoli attraverso una nota di Mezzogiorno Nazionale. Lo fa in modo assai ironico. ” In un mondo travolto da questioni epocali”, dice Viespoli, “a Benevento c’è chi, sostenuto da titoloni da 7/9 colonne, drammatizza un sms di provenienza bancaria. Roba da comicità demenziale, se non si trattasse di una competizione per il futuro della città”. Il riferimento è a Mastella che Viespoli accusa di alimentare la grancassa mediatica col solo scopo di sviare l’opinione pubblica dai problemi contingenti che per sua stessa ammissione non conosce. “La conferma di tale strategia, conclude Viespoli, si ritrova nell’ostentazione del potere e nella rivendicazione di meriti inesistenti, come unico strumento di attrazione del consenso dall’Università alla Nestlè, dal Conservatorio all’Agusta”
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