ROTONDI – Lo stile è quello 5 stelle e a quanto sembra anche nelle piccole comunità non mancano iniziative alquanto rivoluzionarie. Già, perché parliamo del movimento “Terra mia” di Rotondi – da sempre vicino ai pentastellati – che lancia una sfida a tutti i futuri amministratori. «I nostri consiglieri comunali eletti – fanno sapere – rinunceranno a qualsiasi indennità prevista e a qualsiasi remunerazione che non siano spese per l’esercizio della funzione». E qui parte la sfida: «I vostri come si comporteranno?».
Del resto come a livello nazionale i parlamentari grillini hanno ridotto drasticamente le proprie indennità così il movimento rotondese, guidato da Giuseppe Mainolfi, vuole lanciare un messaggio di sicuro rinnovamento. È vero che sulle indennità dei consiglieri si parla di somme irrisorie, anzi, a dire la verità, nei comuni inferiori a 5mila abitanti si parla di un gettone di presenza che ogni singolo consigliere prende per ogni consiglio comunale. La somma dovrebbe ammontare a 18 euro, una somma sicuramente irrisoria ma che potrebbe spingere tutti gli altri candidati ad aderire all’iniziativa. In fondo se si volesse considerare la convocazione di consiglio comunale al mese moltiplicato per il numero dei consiglieri si arriverebbe a risparmiare circa 2600 euro annui, che moltiplicati per la durata della consiliatura, ossia 5 anni, si arriverebbe ad una somma di circa 13mila euro. Senza contare indennità degli assessori e del sindaco in carica. E di questi tempi non è affatto poco.