ROCCABASCERANA – Roberto Del Grosso scende in campo A Rocccabascerana. Ha sciolto la riserva e sarà il candidato sindaco di una «lista civica improntata sul modello di maggioranza regionale». Almeno è quanto ci fa sapere. Ma vediamo cosa dice.
Roberto Del Grosso, la prima cosa che si sente di fare per iniziare la sua campagna elettorale?
«Il primo atto che voglio fare come candidato a sindaco di Roccabascerana è quello di definire, nel prossimo quinquennio, un programma ottenuto da una onesta combinazione di valori e di idee e dall’ascolto dei cittadini. Per raggiungere gli obiettivi certamente ambiziosi, che intendiamo realizzare, grazie ad una nuova squadra, formata da persone già note, che possono vantare competenze acquisite in questi anni, e da candidati nuovi, che si affacciano con entusiasmo per la prima volta alla gestione della cosa pubblica, abbiamo deciso di darci un solo scopo: lavorare per il bene del paese».
La sua formazione politica ha un nome, “Il Ponte” e sarà una lista civica. Come mai questa scelta?
«Abbiamo deciso di chiamare la lista “Il Ponte” per un insieme di ragioni : Il ponte come simbolo. Il ponte non è soltanto quell’oggetto che permette di superare un ostacolo. Il ponte è molto altro. Il nostro Ponte vuole unire cittadini e frazioni in unico corpo, vuole costruire una identità, progettare il futuro di una comunità nuova , unita, renderla protagonista del proprio futuro. Un ponte per unire quei principi di solidarietà, di uguaglianza, di ricerca e recupero dei valori costituzionali . Non a caso il ponte era il nome della Rivista fondata da Piero Calamandrei nell’Aprile del 1945. Insomma, uno sguardo rivolto al futuro ma con i piloni ben radicati nel terreno, radici ben salde nella storia delle proprie origini e delle proprie tradizioni».
Ci illustra qualche pillola di programma elettorale?
«Il programma elettorale che presenteremo deve essere il frutto di un lavoro di lungo periodo. Deve essere fatto dal sapere e dalle conoscenze accumulate in anni di lavoro da tanti cittadini in consiglio comunale e dall’ascolto dei cittadini nelle frazioni, dal lavoro svolto da gruppi organizzati, dai contributi dei partiti e di singole persone, dall’ascolto mai interrotto delle tante associazioni e dei comitati locali. Un programma aperto, capace di rispondere alle esigenze dei suoi cittadini secondo i principi di solidarietà, equità e condivisione. Un programma innovativo, basato sulla partecipazione, sulla vivibilità della città e sulla sostenibilità ambientale. Dall’ ascolto dei cittadini e delle loro esigenze, dobbiamo trarre indicazioni utili per la stesura delle linee programmatiche di governo, del Piano di sviluppo di Roccabascerana e dei futuri bilanci di previsione e dei Piani programma delle opere pubbliche. Un programma, ora elettorale e domani di governo, da sottoporre a verifica costante dei cittadini. Insomma, in una parola: la politica che ascolta».