A Rotondi il clima si riscalda e a suon di interviste arrivano le risposte e i commenti di tutti gli esponenti impegnati direttamente e non in vista delle prossime amministrative. Parla il presidente dell’associazione Cantiere Civico, Orlando Esposito: «Da Presidente del “Cantiere Civico”, associazione presente sul territorio da quasi dieci anni e molto attenta alle problematiche della nostra comunità ma, soprattutto come cittadino, ho ascoltato con interesse e piacere le parole dell’amico Bartolomeo, rilasciate a UserTv, in merito ad un confronto davanti ai cittadini, per sbrogliare la matassa di parole dette dal portavoce di “Terra mia” Mainolfi». A mio modesto parere – continua – però, era e sarebbe ancora più opportuno e doveroso chiarire davanti alla cittadinanza di Rotondi (che ne ha il pieno diritto) le varie dichiarazioni e relative motivazioni fin qua date, alle varie emittenti locali, dai dimissionari della passata giunta e da chi è rimasto compatto insieme all’amico Antonio Russo. Poiché, credo che, rilasciando le proprie “ragioni ” ognuno a replica dell’altro, non abbia portato ad oggi la cittadinanza a poter capire cosa è successo veramente e cosa ha causato la caduta anticipata dell’ultima giunta comunale».
«Quindi – incalza – sempre secondo il mio modesto parere, non è soltanto giusto confrontarsi davanti ai cittadini per capire e replicare alle parole di Peppe Mainolfi, che parla di “tradimento” (da me interpretato come “tradimento” nei confronti della cittadinanza e non della giunta) ma, soprattutto confrontarsi con coloro i quali (i cittadini) circa tre anni orsono hanno riposto la loro fiducia nelle mani dei pochi eletti all’amministrazione del comune di Rotondi e che a metà legislatura, per delle responsabilità di tutti, hanno deciso di interrompere il mandato». «Credo che in tutto questo l’unica parte lesa e che ha il sacrosanto diritto di sapere i fatti reali sia proprio la popolazione di Rotondi!». «Sono Sempre più convinto che con il voto, il cittadino, chiede al proprio votato di operare nella legalità e trasparenza, in nome, per conto e nell’interesse della popolazione». «Praticamente – chiude – gli eletti ad amministrare un comune sono il braccio operante degli elettori».