A quanto sembra non scherzano i militanti del movimento “Terra mia – terza via per la rinascita” a Rotondi. Infatti, i militanti annunciano – tramite una nota congiunta – che «per il giorno 7 aprile, alle ore 18,30, si terrà la seconda riunione pubblica» «per un primo test di lista elettorale e impostazione di programma elettorale».
«Saranno invitati – continua la nota – tutti i membri del movimento con l’auspicio a diffondere la notizia tra quelli che non hanno la possibilità di collegarsi in rete. Naturalmente l’obiettivo è mettersi in gioco per realizzare il cambiamento necessario nella comunità rotondese». Secondo loro «le possibilità di essere protagonista non sono affatto limitate a chi farà parte del consiglio comunale». «Chiunque potrà rappresentare un quartiere del paese, una categoria professionale e di chi abbia idee. Riteniamo che questo sia il modo migliore per essere cittadini moderni». Un chiaro segno di apertura da parte del movimento che, seppur consideratosi «alternativo a maggioranza e opposizione» apre le porte a tutte le forze in campo presenti. Di contro, però, neanche vengono sbarrate ipotesi di confronto. Infatti, proprio il candidato sindaco della lista oppositrice all’amministrazione uscente, Nello Ilario, ha manifestato la volontà di un confronto. Allo stesso tempo uno dei principali esponenti di “Terra mia”, Giuseppe Mainolfi non ha precluso dialoghi con la lista dell’ex sindaco, Antonio Russo. Ma è chiaro che tale confronto, per il movimento, dovrà avvenire sui programmi e su un totale rinnovamento di idee, perché come già detto, si professano «alternativi» ed in più, lo stesso Mainolfi – in una nostra intervista – «ha bocciato ipotesi di accordi vecchio stile». E a dimostrazione di ciò, proprio sui programmi, pensano di rilanciare una vecchia iniziativa del 2013 dove «il Movimento 5 stelle propose a titolo assolutamente gratuito, un programma di monitoraggio dello stato di decoro del territorio comunale». «La proposta – fanno sapere – era stata indirizzata al sindaco e alla giunta comunale, praticamente tutti». E parte l’accusa: «Ve lo siete letti, ci avete capito qualcosa e se sì cosa vi ha spinto ad ignorarlo». Proprio per questo il movimento invita «a metterlo anche nel vostro programma elettorale perché nel nostro ci sarà sicuramente».
Ad ogni modo la proposta consiste in una segnalazione del cittadino alle istituzioni qualora venisse trovato qualcosa di anomalo sul territorio. In poche parole il cittadino vede qualcosa che non va, la fotografa e la segnala. «Un servizio gratuito, innovativo, per comunicare in modo inequivocabile la presenza sul territorio e la tutela dei beni comuni».